Agenti governativi all’ambasciata argentina
La leader dell’opposizione venezuelana, Maria Corina Machado, ha denunciato la presenza di agenti della polizia del governo di Nicolas Maduro, alcuni dei quali incappucciati, nei pressi dell’ambasciata dell’Argentina a Caracas. Secondo Machado, gli agenti si sarebbero appostati per intimidire sei membri del suo staff elettorale che si sono rifugiati nell’ambasciata dopo aver ottenuto asilo politico. Il gruppo è in attesa di un salvacondotto per lasciare il Venezuela. La denuncia è stata fatta durante una conferenza stampa tenuta insieme al candidato della Piattaforma unita democratica (Pud), Edmundo Gonzalez Urrutia.
Espulsione di diplomatici e accuse di interferenza
L’episodio si registra dopo che il governo di Nicolas Maduro ha annunciato l’espulsione del rappresentante diplomatico di Buenos Aires, insieme a quelli di Cile, Costa Rica, Perù, Panama, Repubblica Dominicana e Uruguay. Il governo venezuelano accusa questi paesi di “interferenza” nel processo elettorale. Questa decisione ha ulteriormente inasprito le tensioni tra il Venezuela e la comunità internazionale.
Vittoria di Maduro e contestazioni
Il Consiglio nazionale elettorale del Venezuela ha proclamato la vittoria di Nicolas Maduro con il 51,2% delle preferenze, senza aver completato il conteggio e senza aver pubblicato gli atti trasmessi dai seggi. L’opposizione ha contestato i risultati, denunciando irregolarità e brogli durante le elezioni. La situazione in Venezuela rimane tesa e incerta, con il governo e l’opposizione che si accusano a vicenda di violazioni e manipolazioni.
Un clima di crescente instabilità
La situazione in Venezuela è sempre più complessa e delicata. La denuncia di Machado e l’espulsione dei diplomatici sono solo gli ultimi episodi di una crisi politica che dura da anni. L’incertezza sul futuro del paese e la mancanza di dialogo tra le parti in gioco rischiano di alimentare un clima di crescente instabilità, con conseguenze imprevedibili per la popolazione venezuelana.