La minaccia della disinformazione alle Olimpiadi di Parigi
Mentre il mondo si prepara ad assistere alle Olimpiadi di Parigi, un’ombra minacciosa si allunga sui giochi: la disinformazione. NewsGuard, la piattaforma che monitora la disinformazione online, ha lanciato l’allarme su una massiccia campagna di narrazioni false e propaganda pro-Russia che si sta diffondendo sui social media e su oltre 30 siti di notizie inaffidabili.
Secondo l’organizzazione, le false affermazioni si concentrano principalmente su presunte minacce terroristiche e rischi per la sicurezza, assumendo la forma di articoli o servizi giornalistici inventati, o di contenuti erroneamente attribuiti a brand o agenzie governative.
Le bufale in circolazione
Tra le bufale che stanno circolando online, si segnalano le cancellazioni di massa alle prenotazioni delle Olimpiadi, la presunta emissione di un avviso da parte della Cia che sconsiglia di prendere la metropolitana in questo periodo e la diffusione di una voce secondo cui un colorante blu sarebbe stato gettato nella Senna.
Un’ondata di disinformazione multilingue
NewsGuard sta monitorando 14 narrazioni di misinformazione relative alle Olimpiadi di Parigi in 13 lingue: francese, greco, inglese, italiano, olandese, polacco, portoghese, rumeno, russo, spagnolo, tedesco, turco e ungherese. Queste affermazioni sono circolate sui social network e su 31 siti di notizie e informazioni inaffidabili.
Sedici dei 31 siti hanno già pubblicato propaganda e disinformazione pro-Russia. Tra questi, si segnalano 10 siti appartenenti alla rete Pravda, un gruppo di siti gestiti in modo anonimo che ripubblicano contenuti da fonti pro-Cremlino e che spesso avanzano informazioni false o palesemente fuorvianti.
La sfida della disinformazione in un mondo connesso
La diffusione di disinformazione online rappresenta una minaccia seria per la sicurezza e l’integrità delle grandi manifestazioni internazionali. E’ fondamentale che le autorità e le piattaforme social si adoperino per contrastare la propagazione di narrazioni false e per tutelare la veridicità delle informazioni che circolano online. L’educazione alla critica e alla verifica delle fonti diventa un’arma fondamentale per contrastare la disinformazione e per promuovere un dibattito pubblico informato e responsabile.