Un’offerta congiunta per un evento storico
Marocco, Portogallo e Spagna hanno ufficialmente presentato la loro candidatura per ospitare congiuntamente la Coppa del Mondo del 2030. Il dossier, consegnato al presidente della FIFA Gianni Infantino negli uffici di Parigi, descrive in dettaglio la pianificazione tecnica dell’evento, includendo trasporti, alloggi, misure di sicurezza e le città e gli stadi che ospiteranno le partite.
La candidatura rappresenta un’iniziativa ambiziosa che mira a unire due continenti, l’Africa e l’Europa, sotto la bandiera del calcio. L’offerta si basa sulla convinzione che la Coppa del Mondo 2030 possa diventare un evento storico, capace di celebrare i valori del gioco e di promuovere la collaborazione internazionale.
Un’offerta basata su passione e competenza
Infantino ha espresso apprezzamento per la candidatura, sottolineando la passione e le capacità organizzative dei tre Paesi. “I vostri tre Paesi hanno già dato molto al calcio, dimostrato una grande passione per il gioco, notevoli capacità organizzative e una visione condivisa tra due continenti di quello che dovrebbe essere il calcio e i suoi valori”, ha affermato il presidente della FIFA.
L’esperienza di Marocco, Portogallo e Spagna nell’organizzazione di eventi sportivi di alto livello è innegabile. Il Marocco ha ospitato la Coppa d’Africa nel 1988 e nel 2019, mentre il Portogallo ha organizzato la finale di UEFA Champions League nel 2014 e il campionato europeo nel 2004. La Spagna, invece, ha ospitato la Coppa del Mondo del 1982 e il campionato europeo del 1964 e del 1984.
La decisione finale a dicembre
La decisione finale sull’assegnazione della Coppa del Mondo 2030 sarà presa dalla FIFA durante il suo congresso, in programma l’11 dicembre. La candidatura congiunta di Marocco, Portogallo e Spagna dovrà competere con altre offerte provenienti da diverse parti del mondo.
La competizione per ospitare la Coppa del Mondo 2030 è particolarmente intensa. Tra i principali concorrenti si annoverano l’Argentina, l’Uruguay e il Paraguay, che hanno presentato una candidatura congiunta per celebrare il centenario della prima Coppa del Mondo, disputata proprio in Uruguay nel 1930. Anche l’Arabia Saudita e l’Egitto hanno espresso il loro interesse a ospitare l’evento.
Una sfida per il futuro del calcio
La candidatura congiunta di Marocco, Portogallo e Spagna rappresenta una sfida per il futuro del calcio. L’evento potrebbe diventare un’occasione per promuovere la crescita del gioco in Africa e per rafforzare i legami tra i due continenti. La FIFA dovrà valutare attentamente le diverse offerte, tenendo conto di criteri come l’infrastruttura, la sicurezza, la sostenibilità e l’impatto sociale ed economico dell’evento.