Due imbarcazioni soccorse al largo delle Canarie
Le autorità spagnole hanno soccorso due imbarcazioni con migranti al largo delle isole Canarie, portando a terra un totale di 201 persone. Un primo gommone, con a bordo 63 migranti di origini subsahariane e magrebine, è stato avvistato a 65 chilometri a sud di Fuerteventura da un peschereccio. La motovedetta ‘Izar’ ha accompagnato l’imbarcazione nel porto del Gran Tarajal, dove gli occupanti sono sbarcati in buone condizioni di salute.
Una seconda imbarcazione, un fragile caicco di legno, è stato intercettato a meno di due chilometri dalla costa di El Hierro, con a bordo 138 persone, tra cui tre donne, due bambini e due bambine. Il caicco ha raggiunto il porto di La Restinga, dove i migranti sono stati assistiti dai volontari della Croce Rossa.
Alcuni dei migranti hanno raccontato che l’imbarcazione era salpata sei giorni prima dal porto di Dakar, in Africa.
Aumento esponenziale degli arrivi alle Canarie
L’arrivo di questi migranti si inserisce in un contesto di aumento esponenziale degli sbarchi alle Canarie. Secondo l’ultimo bilancio quindicinale disponibile del ministero dell’Interno, sono almeno 19.793 i migranti giunti alle Canarie dall’inizio dell’anno fino al 15 luglio, pari a un aumento di oltre il 160% rispetto allo stesso periodo del 2023.
In totale, sono almeno 26.585 i migranti arrivati in Spagna per via marittima e terrestre, con un aumento di quasi il 90% rispetto ai 14.021 giunti nello stesso periodo del 2023.
La crisi migratoria e le sue sfide
L’aumento degli arrivi di migranti alle Canarie solleva una serie di questioni complesse. Da un lato, è fondamentale garantire la sicurezza e l’assistenza ai migranti che affrontano viaggi pericolosi e condizioni spesso disumane. Dall’altro, è necessario affrontare le cause profonde della migrazione, come la povertà, la violenza e la mancanza di opportunità nei paesi di origine. La cooperazione internazionale e la promozione dello sviluppo sostenibile sono essenziali per affrontare questa sfida globale.