Un Colosseo di gomma e oli esausti: l’arte di Paolo Canevari a Carsulae
Paolo Canevari, artista romano, porta la sua arte nella suggestiva cornice dell’Area archeologica di Carsulae, in Umbria, nell’ambito della rassegna “La sottile linea d’Umbria”. Le sue opere, realizzate con materiali di scarto come pneumatici usati e oli esausti, si trasformano in un potente monito contro il consumismo e l’inquinamento, invitando a riflettere sulla finitezza del nostro pianeta.
Le sue sculture, come gli enormi pneumatici trasformati in un piccolo Colosseo con finestroni intagliati, o le tele “dipinte” con oli esausti, sono un’esplosione di creatività che nasce dalla discarica, un luogo simbolo di spreco e abbandono. Canevari, con la sua arte, riporta alla vita questi materiali, trasformandoli in opere d’arte che ci invitano a riflettere sulla nostra responsabilità nei confronti dell’ambiente.
L’artista, con la sua opera, non si limita a denunciare il problema dell’inquinamento, ma lo fa in modo poetico e suggestivo, invitando lo spettatore a interrogarsi sul significato del consumo e sull’impatto che ha sul nostro pianeta.
“Go dyear”: un’insegna che diventa un monito
Un altro elemento significativo dell’opera di Canevari è la rilettura di un copertone Goodyear, dove una grande insegna con i tipici caratteri della multinazionale, privata di una “o”, diventa un richiamo all’Anno del Signore: “Go dyear”.
L’urgenza per l’artista non è l’afflato religioso, ma la sperimentazione che “faccia pensare, che risvegli le coscienze”. Canevari, con la sua arte, ci invita a guardare al mondo con occhi nuovi, a interrogarci sulle nostre scelte e sulle loro conseguenze, a diventare più consapevoli del nostro impatto sull’ambiente.
Un’arte che promuove il territorio umbro
La rassegna “La sottile linea d’Umbria” si inserisce in un contesto di valorizzazione del territorio umbro, con l’obiettivo di promuovere la regione come luogo di cultura e di arte contemporanea. La scelta di ospitare le opere di Canevari nell’Area archeologica di Carsulae, un sito di grande valore storico e archeologico, testimonia l’intenzione di creare un dialogo tra passato e presente, tra storia e arte contemporanea.
L’Umbria, in passato, è stata scelta da artisti di fama internazionale come Alighiero Boetti, Sol LeWitt, Piero Dorazio e Beverly Pepper, che hanno contribuito a creare un legame forte tra la regione e l’arte contemporanea. La rassegna di oggi, con la sua attenzione alle realtà locali e alla collaborazione con le istituzioni culturali del territorio, si pone in continuità con questa tradizione, promuovendo un’arte che si nutre di territorio e di storia.
L’arte come strumento di consapevolezza
L’opera di Paolo Canevari ci invita a riflettere sul ruolo dell’arte come strumento di consapevolezza e di denuncia sociale. La sua capacità di trasformare materiali di scarto in opere d’arte ci ricorda che anche la bellezza può nascere da ciò che consideriamo rifiuto. La sua arte ci invita a guardare al mondo con occhi nuovi, a interrogarci sulle nostre scelte e sulle loro conseguenze, a diventare più consapevoli del nostro impatto sull’ambiente.