Un brano che supera i confini della voce umana
“Basta basta basta”, il singolo d’esordio di Fenice Music, è un brano pop e dance che racconta la storia di una donna che supera una relazione tossica e riprende in mano la propria vita. La particolarità di questo brano è che la voce non è umana, ma è stata generata dall’intelligenza artificiale. La scelta di utilizzare l’IA è stata dettata dalla necessità di trasformare in musica i pensieri di Fenice Music, pseudonimo di un giornalista italiano che vive tra Roma e Milano. Il brano è stato ascoltato in anteprima da un campione non rappresentativo di 50 persone, e il 92% di loro non è stato in grado di riconoscere l’utilizzo dell’intelligenza artificiale né nella musica né nella voce. Il brano è disponibile sulle principali piattaforme di streaming e con questo singolo l’autore vuole ribadire l’importanza dell’impegno collettivo contro qualsiasi forma di violenza psicologica o fisica.
Fenice Music: un nome d’arte per un messaggio universale
“Amo la musica e nutro un immenso rispetto per gli artisti italiani – dichiara Fenice Music – ma non avendo molti contatti in questo mondo, utilizzare l’IA era l’unico modo per trasformare i pensieri in musica”. La scelta di un nome d’arte ha l’obiettivo di mettere al centro il messaggio del brano, che è universale e si rivolge a chiunque abbia vissuto un’esperienza di violenza o di abuso. Fenice Music, pur riconoscendo il valore della voce umana, crede che la sua esperienza dimostri come l’intelligenza artificiale possa essere uno strumento potente per comunicare emozioni e messaggi importanti. “Resto convinto che il calore e la passione di una ‘voce umana’ non potrà mai essere sostituita dall’intelligenza artificiale” – aggiunge l’autore – “ma credo che l’IA possa essere un valido strumento per dare voce a chi non ne ha, o per dare forma a idee che altrimenti rimarrebbero solo nella mente”. Ed è così che, con i respiri tra i versi proprio come se fosse una cantante vera, l’intelligenza artificiale canta: “Basta, basta, basta, sto bene così / sono nostalgica di quello che ero e non di te / basta, basta, basta, sto bene così, / cado a pezzi ma riparto da qui”.
Un futuro per l’IA nella musica?
L’esperimento di Fenice Music apre un dibattito interessante sul futuro dell’intelligenza artificiale nella musica. Da un lato, l’IA offre nuove possibilità creative e di accessibilità, permettendo a chiunque di trasformare i propri pensieri in musica. Dall’altro, resta da chiedersi se l’IA possa davvero sostituire l’emozione e l’autenticità di una voce umana. L’esperienza di Fenice Music dimostra che l’IA può essere uno strumento potente per comunicare, ma la sua capacità di esprimere emozioni profonde e autentiche resta ancora da dimostrare. È possibile che in futuro l’IA possa diventare uno strumento sempre più importante nella musica, ma è importante ricordare che la musica è un’arte che nasce dall’esperienza umana e che la voce umana ha un valore inestimabile.