Un aumento esponenziale di reclami e richieste di informazioni
Il passaggio al mercato libero dell’energia, pur offrendo una maggiore scelta ai consumatori, sembra aver portato ad un aumento significativo di problemi. Secondo Consumerismo No Profit, nel 2023 si è registrato un incremento considerevole di chiamate al call center dello Sportello del consumatore di Arera, che supporta i clienti di luce e gas. Le chiamate sono salite a 1,5 milioni, con un aumento del 24% rispetto al 2022. Anche le procedure speciali informative, le domande di conciliazione e le procedure speciali risolutive hanno registrato un incremento significativo, rispettivamente del 7%, 36% e 40%.
Questi dati evidenziano un’evidente difficoltà per i consumatori nel gestire le proprie utenze nel mercato libero, con un aumento delle richieste di assistenza e di risoluzione di problemi.
Fatturazione, contratti e mercato: i principali motivi di reclamo
Analizzando i motivi principali dei reclami, il 42,1% riguarda la fatturazione, il 16,53% i contratti, il 14,02% il mercato, l’8,7% la morosità e la sospensione della fornitura. Questi quattro argomenti rappresentano l’81,35% dei reclami complessivamente ricevuti.
I dati evidenziano come la fatturazione sia il principale problema per i clienti, seguita da questioni legate ai contratti e al funzionamento del mercato. Questo suggerisce che il passaggio al mercato libero non è stato accompagnato da una sufficiente chiarezza e trasparenza per i consumatori, che si ritrovano a dover affrontare problemi di comprensione delle proprie fatture, dei termini contrattuali e del funzionamento del mercato stesso.
Il mercato libero al centro del problema
Analizzando i dati per tipo di mercato, si evidenzia che la maggior parte dei reclami, delle rettifiche di fatturazione, delle rettifiche di doppia fatturazione e delle richieste di informazioni riguarda proprio i clienti del mercato libero. Il 78,77% dei reclami, l’80,96% delle rettifiche di fatturazione, il 47,36% delle rettifiche di doppia fatturazione e l’82,65% delle richieste di informazioni si riferiscono a questo tipo di clientela.
Questi dati confermano che il mercato libero è al centro del problema, con un numero sproporzionato di reclami e richieste di assistenza rispetto al mercato tutelato. Questo solleva interrogativi sulla reale efficacia del passaggio al mercato libero e sulla necessità di una maggiore tutela per i consumatori.
Indennizzi per i ritardi e le inadempienze
L’importo complessivo degli indennizzi pagati dai gestori di luce e gas ai clienti per le diverse prestazioni ammonta a oltre 2,8 milioni di euro. Il ritardo nella risposta ai reclami rappresenta il 97,29% del totale degli indennizzi pagati, mentre il ritardo per le rettifiche di fatturazione e per rettifiche di doppia fatturazione rappresentano, rispettivamente, il 2,34% e lo 0,37% del totale degli indennizzi corrisposti ai clienti.
Questi dati evidenziano come i ritardi nella risposta ai reclami siano la principale causa di indennizzi per i clienti, con un importo significativo che dimostra la gravità del problema. Questo suggerisce una carenza di efficienza e tempestività da parte dei gestori nel rispondere alle richieste dei clienti, con conseguenti disagi e costi aggiuntivi per i consumatori.
La necessità di una maggiore vigilanza
L’aumento esponenziale di reclami e richieste di informazioni nel mercato libero dell’energia è un segnale allarmante. È necessario che le autorità di controllo aumentino la loro vigilanza per garantire che i consumatori siano adeguatamente tutelati e che le aziende operino in modo trasparente ed efficiente. La chiarezza e la trasparenza sono fondamentali per consentire ai consumatori di compiere scelte consapevoli e di evitare di incorrere in problemi di fatturazione e contrattuali.