Un catalogo infinito di forme
Nel cuore di Palermo, un convegno internazionale dell’Unione Matematica Italiana (UMI) e della Società Americana di Matematica (AMS) sta riunendo i migliori cervelli del mondo per affrontare alcune delle sfide più complesse della matematica moderna. Tra i temi al centro del dibattito, il programma dei modelli minimali, un progetto ambizioso che mira a dare forma all’infinito mondo della geometria.
La geometria studia le forme, tecnicamente chiamate “varietà”, che possono essere bidimensionali (come un quadrato) o tridimensionali (come un cubo). Ma le forme possono essere infinite, così come le dimensioni. L’obiettivo del programma dei modelli minimali è quello di trovare tutti i modelli a cui riferire ogni altra forma, cercando di capire se è possibile deformare un oggetto tridimensionale e ricondurlo alla forma di una sfera, o ad altro.
Come ha spiegato il presidente dell’UMI, Marco Andreatta, “si tratta di un enorme catalogo che somiglia a una sfida quasi impossibile”.
L’Italia torna a guidare la ricerca
L’Italia, un tempo leader in questo campo, ha visto negli ultimi decenni il suo ruolo diminuire, con gli Stati Uniti che si sono affermati come centro di ricerca in questo ambito. Tuttavia, come ha sottolineato Andreatta, “l’Italia sta tornando a lavorare con impegno” al programma dei modelli minimali.
La ricerca in questo settore, pur sembrando lontana dalla vita reale, ha un impatto significativo su diversi ambiti, dalla sicurezza informatica alla fisica teorica. Il convegno di Palermo rappresenta un’opportunità per sviluppare nuove collaborazioni tra matematici italiani e americani, con l’obiettivo di dare nuova linfa a questa importante area di ricerca.
Premi e riconoscimenti
Tra i partecipanti al convegno ci sono anche i vincitori del Book Prize 2023 dell’UMI, Christopher Hacon e Lisa Piccirillo. Hacon, laureato a Pisa e ora docente all’Università dello Utah, è stato insignito nel 2018 del prestigioso Breakthrough Prize, considerato una sorta di Oscar della scienza. Piccirillo, dell’Università del Texas ad Austin, è nota per aver risolto il problema del nodo di Conway, una sfida proposta oltre cinquant’anni fa dal matematico inglese John Conway.
Un futuro luminoso per la matematica
Il convegno di Palermo rappresenta un momento importante per la matematica italiana e internazionale. La collaborazione tra ricercatori di diverse nazionalità e l’attenzione verso sfide complesse come il programma dei modelli minimali, promettono un futuro luminoso per la ricerca in questo campo.
L’obiettivo è quello di continuare a esplorare l’infinito mondo della geometria, cercando di dare forma a ogni oggetto esistente, e di contribuire allo sviluppo di nuove tecnologie e applicazioni che possano migliorare la vita di tutti.
L’importanza della ricerca fondamentale
La ricerca matematica, pur sembrando astratta, ha un impatto concreto sulla nostra vita. Il programma dei modelli minimali, ad esempio, potrebbe avere implicazioni importanti in diversi campi, dalla fisica teorica alla crittografia. Investire nella ricerca fondamentale è quindi fondamentale per il progresso scientifico e tecnologico.