L’impennata delle bollette e la situazione attuale
Tra il 2019 e il 2023, le bollette dell’energia elettrica e del gas hanno subito un’impennata senza precedenti, con un aumento rispettivamente del 108% e del 72,1%. Questo incremento ha superato di gran lunga l’aumento del costo della vita, che nello stesso periodo è cresciuto del 16,3%.
La situazione, come sottolinea l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, sembra però essere in fase di rientro. Dopo il picco raggiunto tra la fine del 2021 e la primavera del 2023, dovuto alla ripartenza post Covid e alla guerra in Ucraina, i prezzi di luce e gas hanno registrato un calo significativo nel primo semestre del 2024, con una diminuzione del 34,2% per la luce e del 19,6% per il gas.
Nonostante questa flessione, il costo medio delle bollette per le famiglie italiane resta elevato. Secondo la Cgia, nel 2022, le famiglie italiane hanno speso in media poco più di 2.900 euro all’anno per le bollette, un importo che corrisponde al 12% della spesa famigliare annua.
L’andamento delle altre tariffe
Oltre a luce e gas, anche altre tariffe hanno subito incrementi, seppur inferiori al costo della vita. Tra queste, l’acqua è cresciuta del 13,2%, i servizi postali dell’8,6%, il trasporto urbano del 6,3%, quello ferroviario del 4,5%, i taxi del 3,9%, i rifiuti del 3,5% e i pedaggi autostradali del 3,3%.
Nel primo semestre 2024, la situazione si è invertita per la maggior parte delle tariffe, con aumenti superiori all’inflazione, che è stata dello 0,9%. Il trasporto ferroviario è cresciuto del 7,5%, l’acqua del 7%, i servizi postali del 4,9%, il trasporto urbano del 4,3%, i taxi del 2,6%, i rifiuti dell’1,7%, i pedaggi e i parchimetri del 2,1% e i servizi telefonici dello 0,5%. L’unica voce che ha registrato una contrazione è quella dei servizi telefonici, con un calo dello 0,8% nel quadriennio.
L’impatto sulle famiglie e sulle micro imprese
Il costo medio delle bollette per le famiglie italiane è di 2.906 euro all’anno, di cui 855 euro per la luce, 787 euro per il gas, 677 euro per la telefonia/internet, 238 euro per la raccolta rifiuti e 190 euro per l’acqua. Oltre il 56% della spesa è imputabile a luce e gas.
È importante sottolineare che l’impennata delle bollette ha avuto un impatto significativo anche sulle micro imprese. Molti artigiani, piccoli commercianti e partite IVA hanno dovuto affrontare un doppio aumento, sia come utenti domestici che come micro imprenditori per riscaldare/raffrescare e illuminare le proprie attività.
Un problema complesso con implicazioni sociali ed economiche
L’aumento delle bollette ha avuto un impatto significativo sul bilancio familiare e sull’economia del Paese. Le famiglie italiane hanno dovuto affrontare un aumento della spesa per le utenze, con un impatto diretto sul potere d’acquisto e sulla qualità della vita. Le micro imprese, spesso con margini di profitto ridotti, hanno dovuto affrontare un aumento dei costi di gestione, mettendo a rischio la loro sopravvivenza. È importante che le istituzioni si adoperino per trovare soluzioni sostenibili per contenere il costo delle bollette e per supportare le famiglie e le imprese in difficoltà.