Il ritorno a Giffoni e le radici a Scampia
Massimiliano Caiazzo, il 27enne di Vico Equense diventato celebre per la sua interpretazione di Carmine nelle prime quattro stagioni di Mare Fuori, è tornato al Giffoni Film Festival, dove era stato quattro anni fa allo scoppiare del fenomeno della serie Rai. “Scampia è stata un colpo nello stomaco per me. Anche se ora vivo a Roma le mie radici sono qui”, ha dichiarato l’attore, sottolineando il profondo legame con la sua terra d’origine.
Il percorso di un attore: dai social al set
Caiazzo ha raccontato ai ragazzi presenti in sala il suo percorso, definito da lui stesso “agitato e fortunato”, e ha parlato delle sue fonti di ispirazione, tra cui gli attori italiani Fabrizio Gifuni e Luca Marinelli. L’attore ha anche ammesso di aver dovuto cancellare TikTok perché gli “distraeva” e lo rendeva “meno produttivo”. “I social usano un meccanismo simile a quello delle slot machine”, ha spiegato, sottolineando però che non vuole “demonizzare” i social, ma che è necessario capire come utilizzarli al meglio dal punto di vista lavorativo. Ha anche confessato di mettere la modalità “in aereo” al telefono durante le riprese come un “gesto scaramantico”.
L’impatto del successo e il futuro
Caiazzo ha parlato dell’impatto del successo sulla sua vita, ammettendo che all’inizio ha avuto bisogno di una psicologa per gestire la responsabilità che ne è derivata. “Poi però ho iniziato a vedere la gratitudine”, ha detto, spiegando che ora convive con la consapevolezza che il successo potrebbe sparire da un momento all’altro. Nonostante ciò, l’attore non ha dubbi sul suo mestiere: “Il successo può passare ma io continuerò a fare questo. Non avrei potuto fare altro.”
Carmine e il suo arco narrativo
Inevitabilmente, molte domande sono state rivolte a Caiazzo sulla sua interpretazione di Carmine in Mare Fuori e sulla sua uscita di scena dalla serie. “Era chiaro che l’arco narrativo di Carmine stava andando a chiudersi, ed era giusto così”, ha spiegato l’attore. “Ci siamo accompagnati in un percorso, in cui lui ha realizzato il sogno della libertà e dell’amore libero con sua figlia.”
Le somiglianze e le differenze tra Caiazzo e Carmine
Caiazzo ha poi analizzato le somiglianze e le differenze tra lui e il suo personaggio. Ha sottolineato il bisogno di protezione e la capacità di “credere in un sogno in maniera imprescindibile e andarci dentro nonostante tutto e tutti”, come tratti in comune tra lui e Carmine. Ha però ammesso che Carmine è “più coraggioso di me”, un criterio che usa per scegliere i ruoli: “Per me i personaggi sono i sogni di noi stessi. La parte più coraggiosa di noi, quella che non riusciamo a mettere in pratica nella vita normale.”
Il sogno di tornare a teatro
L’aspirazione più grande di Caiazzo è quella di tornare a teatro con un suo testo. “Sogno di ritornare a teatro con qualcosa scritto da me. È il mio obiettivo”, ha affermato l’attore, ricordando l’esperienza di “Una, nessuna e centomila” all’Arena di Verona, in cui ha portato in scena un monologo contro la violenza di genere. “A Verona ho portato in scena una cosa scritta con un’altra artista, con molta più esperienza di me e mi ha ispirato moltissimo. Quindi mi sono detto ma forse è possibile farlo anche da solo.”
I progetti futuri
Caiazzo ha poi parlato dei suoi prossimi progetti, tra cui la serie “Uonder boys” di Andrea de Sica, in arrivo a fine anno su Disney+, la serie “Storia della mia famiglia” su Netflix e il film “Nelle migliori famiglie”. “In “Uonder boys” mi sono divertito moltissimo, anche se è stato un set lungo e molto faticoso”, ha detto l’attore. “Storia della mia famiglia” ha un cast fortissimo, è stata uno spazio di confronto importante per me”, ha aggiunto. “Nelle migliori famiglie” ho un piccolo ruolo ma è stata una bella esperienza, soprattutto mi ha permesso di portare un certo tipo di sensibilità in scena.”
Un futuro ricco di progetti e aspirazioni
Massimiliano Caiazzo si presenta come un giovane attore con un futuro ricco di progetti e aspirazioni. La sua passione per il suo lavoro, la sua determinazione e la sua capacità di crescere e di evolversi lo rendono un artista da tenere d’occhio.
Riflessioni sul successo e il futuro
Il racconto di Massimiliano Caiazzo sul suo percorso e sulle sue esperienze è un esempio di come il successo possa essere un’arma a doppio taglio. Da un lato, può aprire le porte a nuove opportunità e a una maggiore visibilità, ma dall’altro può essere fonte di stress e di responsabilità. La sua capacità di gestire il successo con consapevolezza e di non lasciarsi trasportare da esso è un esempio da seguire per tutti coloro che aspirano a raggiungere il successo nel mondo dello spettacolo. La sua aspirazione di tornare a teatro con un suo testo è un segno della sua grande passione per il suo lavoro e della sua volontà di continuare a crescere e a evolversi come artista.