Un patrimonio di bozzetti che racconta la storia dell’arte
Il Museo dei Bozzetti di Pietrasanta “Pierluigi Gherardi” si arricchisce di cinque nuovi bozzetti, donati da Franco Cervietti. Si tratta di opere di genere, in piccola scala, che riproducono opere di autori del passato, offrendo un’affascinante panoramica sulla storia dell’arte e sul processo creativo delle opere. I bozzetti donati, spiega una nota, sono una coppia di fiere, il leone vegliante e il leone dormiente che Antonio Canova scolpì, a dimensioni naturali, per la tomba di papa Clemente XIII, fra il 1783 e il 1792. I due leoni collocati all’interno della Basilica di San Pietro in Vaticano riscossero un grandissimo successo, tanto che l’artista volle replicare il leone dormiente per il monumento funebre di Maria Cristina d’Austria. Di Antonio Canova è anche il soggetto del Bambino che scrive. Poi ci sono la Bagnante Classica al Fiume di Etienne Maurice Falconet, vissuto fra il 1716 e il 1791, il Ritratto di Louise Brongniart, di Jean Antoine Houdon, busto realizzato in terracotta nel 1777 ed esposto al Louvre e, infine, la Venere in Risveglio di autore anonimo, spesso riprodotto a grandezza naturale per i giardini di case padronali.
Un museo che celebra l’arte e il processo creativo
Il Museo dei Bozzetti custodisce attualmente 1250 tra bozzetti e modelli che raccontano il processo creativo dell’opera, dall’idea alla sua realizzazione finale, riferibili a 400 artisti provenienti da 46 Paesi. Il museo è aperto 365 giorni all’anno, con ingresso libero, e rappresenta una preziosa testimonianza del ruolo di Pietrasanta come centro di produzione artistica di livello internazionale. I bozzetti, in particolare, offrono uno spaccato unico sulla storia dell’arte, mostrando come le idee dei grandi maestri del passato hanno influenzato la produzione artistica di Pietrasanta e di tutto il mondo.
La “migrazione” di un’opera di Costantino Nivola
A fronte dei cinque nuovi arrivi, l’opera in marmo “Donna” di Costantino Nivola, “stazione” del Parco internazionale della scultura contemporanea di Pietrasanta nella piazzetta San Nicola, è “migrata” temporaneamente in Puglia per essere esposta, su richiesta del ministero della Cultura, a “Monumenta. Arte in cantiere”, la mostra realizzata con la direzione artistica di Roberto Begnini e curata da Roberta Semeraro. La “migrazione” dell’opera di Nivola è un’ulteriore dimostrazione della vitalità del Museo dei Bozzetti e del suo ruolo nella promozione dell’arte contemporanea.
Un museo che guarda al futuro
“Vedere la collezione di bozzetti e modelli che continua ad arricchirsi – sottolinea il sindaco e assessore alla cultura di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti – è motivo di forte soddisfazione ma anche un incentivo a lavorare affinché queste splendide testimonianze d’arte possano trovare una visibilità sempre maggiore”. Le parole del sindaco Giovannetti esprimono la volontà di valorizzare il Museo dei Bozzetti e di renderlo un punto di riferimento per la cultura e l’arte, sia a livello locale che internazionale.
Un ponte tra passato e presente
La donazione dei cinque nuovi bozzetti al Museo dei Bozzetti di Pietrasanta rappresenta un’importante occasione per riflettere sul legame tra passato e presente nell’arte. I bozzetti, infatti, non sono solo delle semplici repliche di opere del passato, ma testimoniano l’influenza dei grandi maestri sulla produzione artistica di Pietrasanta e di tutto il mondo. Il museo, in questo senso, si configura come un luogo di incontro tra passato e presente, un ponte tra le diverse epoche artistiche.