Tajani: “L’Autonomia differenziata non può toccare il commercio estero”
Il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, ha espresso la sua preoccupazione riguardo all’applicazione dell’Autonomia differenziata, sottolineando la necessità di vigilare affinché non si intacchino competenze essenziali dello Stato. In particolare, Tajani ha affermato che il commercio estero è un settore di competenza unitaria nazionale e non può essere oggetto di delega alle Regioni.
“Bisogna vigilare affinché l’Autonomia differenziata venga ben applicata. Anche oggi se ne parlerà in Consiglio dei ministri, io ribadirò che, per quanto riguarda il commercio estero, c’è una competenza unitaria nazionale: non si può pensare che le Regioni sostituiscano lo Stato”, ha dichiarato Tajani ai giornalisti alla Camera.
L’importanza strategica dell’export
Tajani ha sottolineato l’importanza strategica dell’export per l’economia italiana, ricordando che esso costituisce il 40% del Pil. “Serve una politica nazionale, l’export costituisce il 40% del Pil. Non possiamo scherzare su questo argomento”, ha affermato il ministro.
Chiarezza sulle competenze
Il ministro ha anche ribadito la necessità di chiarezza sulle competenze in materia di commercio estero, affermando che non si può pensare di sottrarre competenze al ministero degli Esteri. “Bisogna essere chiari, anche sulle competenze, che non vogliono siano sottratte al ministero degli Esteri”, ha concluso Tajani.
Un tema delicato
L’Autonomia differenziata è un tema delicato che solleva diverse questioni, tra cui la divisione di competenze tra Stato e Regioni. Le parole di Tajani evidenziano la necessità di un approccio attento e ponderato, garantendo che le competenze essenziali dello Stato non siano intaccate e che l’export, pilastro dell’economia italiana, continui a essere gestito in modo unitario e strategico.