Un maxisconto per gli autonomi?
La commissione Finanze del Senato ha espresso un parere al decreto legislativo correttivo del concordato preventivo, suggerendo al governo di valutare l’introduzione di un’aliquota sostitutiva fortemente ridotta per gli autonomi che decidessero di aderire al concordato preventivo biennale. La proposta prevede un’aliquota calcolata sulla differenza tra il reddito concordato e quello del periodo precedente, con una riduzione del 10%, 12% o 15% a seconda del livello di reddito del contribuente.
In sostanza, si tratterebbe di un maxisconto per incentivare l’adesione al concordato preventivo biennale, un istituto relativamente nuovo che offre la possibilità di ristrutturare i propri debiti con il fisco in un arco di tempo di due anni.
La commissione ha sottolineato il carattere sperimentale del concordato preventivo biennale, evidenziando il rischio di un mancato equilibrio tra la discrezionalità dell’Agenzia delle Entrate nel proporre il concordato e la tutela del contribuente. Per garantire un’adesione più ampia, la commissione ritiene essenziale un regime di premialità incisiva, che potrebbe includere anche il rinvio del versamento dell’acconto all’anno successivo con opportune rateizzazioni.
Le criticità del concordato preventivo biennale
Il concordato preventivo biennale è un istituto relativamente nuovo che si presenta con diverse criticità. La commissione Finanze del Senato ha sottolineato la necessità di garantire un equilibrio tra la discrezionalità dell’Agenzia delle Entrate nel proporre il concordato e la tutela del contribuente. Il rischio è che il contribuente non veda riconosciuti tutti gli elementi che concorrono ad un realistico risultato reddituale, con la conseguenza di un’adesione scarsa.
La proposta di un maxisconto per gli autonomi che aderiscono al concordato preventivo biennale è un tentativo di incentivare l’adesione a questo strumento, ma resta da vedere se sarà sufficiente a superare le criticità che lo caratterizzano.
Il governo dovrà valutare attentamente la proposta della commissione Finanze del Senato e decidere se introdurre o meno le modifiche suggerite. La decisione avrà un impatto significativo sul futuro del concordato preventivo biennale e sulle opportunità offerte agli autonomi in difficoltà.
Un’opportunità o un rischio?
La proposta della commissione Finanze del Senato di introdurre un maxisconto per gli autonomi che aderiscono al concordato preventivo biennale è un’idea interessante, ma è necessario valutare attentamente i potenziali rischi e benefici. Da un lato, un incentivo di questo tipo potrebbe effettivamente spingere più autonomi ad aderire al concordato, favorendo la ristrutturazione dei debiti e la ripresa dell’attività economica. Dall’altro, c’è il rischio che la riduzione dell’aliquota possa comportare una perdita di gettito fiscale per lo Stato, con possibili conseguenze negative per le finanze pubbliche. Sarà fondamentale un’analisi accurata degli impatti economici della proposta, tenendo conto anche delle possibili ricadute sul sistema fiscale nel suo complesso.