Le polemiche per le parole di Vance
Un’intervista del 2020 del neo-numero due del ticket repubblicano, JD Vance, è tornata alla ribalta in vista delle elezioni presidenziali. In quell’occasione, Vance aveva definito Kamala Harris e altre donne democratiche come “gattare infelici e senza figli”, affermando che la loro infelicità derivava dalle scelte di vita fatte e che volevano “rendere infelici anche noi”. Le parole di Vance hanno scatenato un’ondata di critiche da parte di esponenti democratici, tra cui Hillary Clinton, Jennifer Aniston e Pete Buttigieg, che è gay e padre di due figli adottivi. Anche lui era stato incluso da Vance nel gruppo delle “gattare infelici”.
Vance, che ha tre figli, aveva incluso nel suo elenco anche la deputata democratica di New York Alexandria Ocasio Cortez e Kerstin Mackin, la prima moglie del marito di Harris, Doug Emhoff, che aveva portato in dote alla nuova consorte due figlie adolescenti, Ella e Cole, di cui la candidata vicepresidente è “stepmother”.
La riemersione di queste dichiarazioni di Vance è arrivata dopo il ritiro dalla corsa alla Casa Bianca del presidente Joe Biden e la conseguente ascesa di Harris a capo del ticket democratico. Le parole di Vance sono state interpretate come un attacco diretto alla candidata vicepresidente e al suo ruolo nella campagna elettorale.
Il contesto dell’intervista e le reazioni
L’intervista di Vance risale al 2020, in piena campagna elettorale per le presidenziali. Il contesto era quello di una crescente polarizzazione politica negli Stati Uniti, con i due partiti che si accusavano reciprocamente di essere “infelici” e di voler “rendere infelici” gli altri. In questo contesto, le parole di Vance sono state interpretate come un tentativo di delegittimare la candidatura di Kamala Harris e di rafforzare la divisione tra i due partiti.
Le reazioni alle parole di Vance sono state immediate e feroci. Hillary Clinton, ex First Lady e ex candidata alla presidenza, ha definito le parole di Vance “offensive” e “inaccettabili”. Jennifer Aniston, attrice e attivista, ha espresso la sua solidarietà a Harris e ha condannato le parole di Vance come “disgustose”. Pete Buttigieg, ministro dei trasporti e gay, ha definito le parole di Vance “offensive” e “inaccettabili”.
Vance non ha ancora rilasciato una dichiarazione in merito alle polemiche, ma è probabile che le sue parole influenzino la campagna elettorale e la percezione pubblica della candidata vicepresidente.
Un attacco personale o una strategia politica?
Le parole di Vance sono state interpretate come un attacco personale a Kamala Harris, ma potrebbero anche essere una strategia politica per delegittimare la candidata vicepresidente e il suo ruolo nella campagna elettorale. La scelta di attaccare la vita personale di Harris e di altre donne democratiche potrebbe essere un tentativo di distogliere l’attenzione dai problemi reali che affliggono il paese e di polarizzare ulteriormente la società.