La crisi politica in Francia si intensifica
La crisi politica in Francia si intensifica, con lo scontro sempre più acceso tra il presidente Emmanuel Macron e la gauche riunita nel Nuovo Fronte Popolare, che ha ottenuto la maggioranza relativa alle legislative anticipate. La proposta unitaria della sinistra, che ha presentato per la carica di premier il nome di Lucie Castets, un’alta funzionaria del Comune di Parigi, ha irrigidito l’Eliseo.
Macron ha respinto la proposta, affermando che “non è una questione di nomi, serve costituire una maggioranza solida”. Il presidente è apparso innervosito dalla proposta, che è stata presentata mentre stava per andare in onda in diretta tv, dopo settimane di vani negoziati.
La reazione della sinistra
La reazione dei dirigenti del Fronte Popolare non si è fatta attendere. L’intenzione è quella di “mobilitarsi” sul nome della Castets, direttrice dell’ufficio Finanze e Acquisti del Comune di Parigi, aumentando la pressione su Macron.
La Castets, totalmente priva di esperienza politica, ha replicato con fermezza, affermando che “Macron si assuma le sue responsabilità e mi nomini prima ministra. Il momento è grave e non si può rinviare una decisione del genere”. La Castets ha espresso la sua sicurezza sull’appoggio della sua coalizione, in particolare del partito più esigente, La France Insoumise, definendo a priori “impossibile” la creazione di una “coalizione con il campo macroniano”.
“I disaccordi – ha detto – sono profondi: non ci sono intese possibili fra chi vuole che ognuno paghi la sua giusta parte di tasse e chi propone di alleggerire le imposte ai più favoriti”.
Il futuro della proposta
Non sembra che sul nome della Castets ci sia molto futuro, anche se la gauche intende puntarci fino in fondo. Per la stessa Castets, il no di Macron è una “negazione della democrazia” da parte del capo dello Stato. Per Manuel Bompard, numero due di Jean-Luc Mélenchon, Emmanuel Macron “è una sorta di pazzo che si è barricato all’Eliseo, che si aggrappa al suo potere e rifiuta di accettare l’idea che i francesi hanno detto che la sua politica è finita”.
Macron ha annunciato che è il momento “di concentrarsi sui Giochi di Parigi 2024” e che sarà sua premura “nominare un ministro o una ministra dopo la fine delle Olimpiadi”.
Un momento di incertezza per la Francia
La crisi politica in Francia è un momento di incertezza per il paese. La scelta di un nuovo premier è cruciale per la stabilità del governo e per il futuro delle politiche economiche e sociali. La posizione di Macron di attendere la fine dei Giochi Olimpici per nominare un nuovo premier rischia di alimentare l’instabilità politica e di indebolire la sua posizione. La sinistra, con la sua proposta di nominare Lucie Castets, ha cercato di forzare la mano a Macron, ma la sua risposta è stata ferma e decisa. Il futuro della politica francese è ancora incerto, e sarà interessante vedere come si evolverà la situazione nei prossimi mesi.