L’abbandono della Commissione Giustizia
Le opposizioni hanno deciso di abbandonare i lavori della Commissione Giustizia del Senato che stava esaminando il decreto carceri. La decisione è stata presa in segno di protesta contro il governo, accusato di “non voler confrontarsi” con le proposte delle opposizioni e di aver presentato emendamenti senza dare il tempo necessario per la loro analisi.
Secondo le opposizioni, il governo ha “dato parere negativo ad ogni nostra proposta di modifica” e ha presentato “insieme ai relatori altri 14 emendamenti senza darci il tempo di esaminarli”.
In una nota congiunta, le opposizioni dichiarano: “Come forze di opposizione abbiamo deciso di abbandonare i lavori della Commissione, di fronte ad un incredibile atteggiamento di Relatori e Governo che hanno rifiutato di prendere in considerazione tutti gli emendamenti presentati a un decreto vuoto, che non affronta in alcun modo la drammatica emergenza delle carceri, il dramma dei suicidi quotidiani, l’ intollerabile sovraffollamento, anche degli istituti minorili, la situazione dei bambini in carcere.”
Un decreto “vuoto” e la critica alla mancanza di confronto
Le opposizioni criticano il decreto carceri come un documento “vuoto” che non affronta le reali problematiche del sistema carcerario italiano.
“Avevamo auspicato un confronto vero. Avevamo presentato proposte emendative che nascevano dalla realtà delle carceri, dalle audizioni con i Garanti, i magistrati di sorveglianza, gli esperti che vivono ogni giorno la realtà di un sistema spesso disumano, lontano dal l’articolo 27 della Costituzione”, dichiarano le opposizioni.
“Relatori e Governo si sono chiusi in un atteggiamento chiudendo gli occhi, mostrando nessun rispetto non solo e non tanto per le opposizioni, ma per la realtà quotidiana di persone che vivono in quelle condizioni”, aggiungono.
Conseguenze dell’abbandono e prossimi passi
Con l’abbandono dei lavori della Commissione Giustizia da parte dei senatori delle opposizioni, tutti i loro emendamenti presentati al decreto carceri sono stati considerati decaduti.
Al contrario, sono stati approvati i 14 emendamenti presentati dal governo. I 6 emendamenti presentati da Forza Italia, a prima firma del capogruppo in Commissione Pierantonio Zanettin, sono stati accantonati.
La Commissione Giustizia tornerà a riunirsi domani alle 9.30.
L’importanza del dibattito e del confronto
L’abbandono della Commissione Giustizia da parte delle opposizioni è un segnale preoccupante. Il dibattito parlamentare è fondamentale per la costruzione di leggi efficaci e per la tutela dei diritti dei cittadini. La mancanza di un confronto aperto e costruttivo rischia di portare all’approvazione di leggi incomplete o inefficaci.
È importante che il governo e le opposizioni trovino un modo per riaprire il dialogo e per lavorare insieme per trovare soluzioni concrete ai problemi del sistema carcerario italiano.