Condizioni disumane al CPR di Macomer
La garante delle persone private della libertà della Regione Sardegna, Irene Testa, ha denunciato condizioni disumane al Centro di permanenza per i rimpatri (CPR) di Macomer, durante una visita effettuata questa mattina. La Testa ha descritto un ambiente privo di comfort di base e con temperature insostenibili per i 49 ospiti, costretti a vivere in celle senza ventilazione e con un’igiene precaria.
Secondo la garante, gli ospiti sono stati privati di ogni comfort: “Niente ventilatori e senza condizionatori. Senza frigo e costretti a bere acqua bollente. Niente sedie, niente lenzuola. Le uniche che prevede il capitolato sono in tnt, un materiale sintetico simile alla plastica e insopportabile per la pelle, nessuno le usa. Niente sedie, niente matite, niente spugne per potersi lavare. Tutti gli ospiti del centro sono costretti a stare per terra, nelle celle e nei corridoi dove non circola un filo d’aria. Sono costretti a ripararsi dal sole che entra nelle celle con delle coperte appese alle finestre.”
La Testa ha evidenziato che alcuni ospiti hanno chiesto più volte il rimpatrio, senza ricevere risposta. “Situazione vergognosa, non degna di un Paese civile”, ha concluso la garante.
Le reazioni e le possibili soluzioni
La denuncia della garante Testa ha suscitato preoccupazione e indignazione. Molte organizzazioni per i diritti umani hanno espresso la loro solidarietà agli ospiti del CPR e hanno chiesto un intervento immediato da parte delle autorità competenti. Le richieste principali riguardano la risoluzione delle criticità ambientali, la garanzia di un trattamento dignitoso e il rispetto dei diritti umani fondamentali.
Le autorità competenti, tra cui il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Nuoro, sono state invitate a intervenire con urgenza per migliorare le condizioni del CPR di Macomer. La risoluzione delle criticità ambientali, la fornitura di servizi essenziali e la garanzia di un trattamento dignitoso sono prioritarie. Inoltre, è necessario garantire la possibilità di richiedere il rimpatrio in modo efficiente e tempestivo.
Una situazione inaccettabile
La denuncia della garante Testa evidenzia una situazione inaccettabile, che mina la dignità umana e viola i diritti fondamentali degli ospiti del CPR. La mancanza di comfort di base e le condizioni ambientali disumane sono un’offesa alla civiltà e un’onta per il nostro Paese. È necessario un intervento immediato e deciso per garantire un trattamento dignitoso e condizioni di vita adeguate a tutti gli ospiti del CPR.