Vacanze più brevi, ma più frequenti
Secondo l’indagine di Federalberghi, gli italiani stanno optando per un nuovo tipo di vacanza: più breve ma più frequente. Ben 36 milioni di italiani si apprestano a partire per le vacanze, con il 90% che sceglierà di restare in Italia. Il dato interessante è che un terzo dei vacanzieri (circa 10 milioni) ha già programmato di fare più di un periodo di ferie oltre quello principale in estate. 3,6 milioni replicheranno almeno una volta, 3,1 milioni si muoveranno per 2 volte e 1,7 milioni faranno 3 periodi di vacanza. Questa tendenza a suddividere le ferie in più segmenti, già in atto da tempo, consente di accorciare i tempi e replicare la partenza in periodi diversi, con la possibilità di visitare nuove località.
Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha commentato i dati dell’indagine evidenziando l’importanza di questo cambiamento. “E’ sempre interessante accorgersi, grazie ai numeri, dei cambiamenti in atto”, ha affermato, sottolineando la tenuta del comparto turistico nonostante un anno difficile segnato da eventi calamitosi e dal conflitto internazionale. “Nove italiani su dieci vogliono restare nel Belpaese”, ha aggiunto, “e per noi constatarlo è un bene.”
Questa nuova tendenza non solo contribuisce a distribuire i flussi turistici in modo più uniforme, ma offre anche ai viaggiatori la possibilità di esplorare diverse destinazioni e di godere di esperienze diverse durante la stagione estiva.
Destinazioni preferite: l’Italia al primo posto
L’Italia si conferma la meta preferita dagli italiani, con il 90% dei vacanzieri che sceglierà di restare nel Belpaese. Tra le regioni più gettonate figurano Toscana, Emilia Romagna, Sicilia, Puglia, Campania, Trentino Alto Adige e Sardegna. Il mare è la destinazione principale, con l’80,7% dei vacanzieri che lo sceglierà. Seguono montagna, laghi e località termali (13,1%), mentre il 3,3% opterà per località d’arte e cultura.
Per chi invece sceglierà di viaggiare all’estero, il mare in paesi vicini all’Italia (57,5%) è la meta preferita, seguita dalle grandi capitali europee (16,2%) e dalle crociere (9,4%).
La durata e la spesa delle vacanze
La vacanza principale durerà in media 10,3 giorni e costerà nel suo complesso 886 euro a persona, pari a circa 86 euro al giorno. Le ulteriori vacanze saranno più brevi, con una durata media di 4,8 giorni e un costo complessivo di 473 euro (98 euro al giorno). Il volume di affari complessivo si stima in 40,6 miliardi di euro.
La spesa per le vacanze si distribuisce su tutte le componenti della filiera turistica. Il 27,3% del budget è destinato ai pasti, il 27,9% al pernottamento, il 20,4% alle spese di viaggio, il 10,4% allo shopping e il 14% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni e gite).
Tipologie di soggiorno
Tra le tipologie di soggiorno preferite dagli italiani, la casa di parenti e amici (28,5%) si posiziona al primo posto, seguita dagli alberghi (27,2%). Seguono la casa di proprietà (12,8%), i Bed and Breakfast (6,9%), gli affitti brevi (5,6%), i residence (5,2%), i villaggi turistici (5,1%) e il campeggio (3,7%).
Il nodo della mancanza di liquidità
Nonostante il settore turistico mostri una certa tenuta, il presidente di Federalberghi ha sottolineato il problema del 54% di cittadini che non hanno potuto programmare una vacanza per mancanza di liquidità. Questo dato evidenzia la necessità di politiche mirate a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e a rendere le vacanze accessibili a tutti.
Un’estate di cambiamenti
La tendenza verso vacanze più brevi ma più frequenti è un segnale importante che riflette le nuove esigenze e abitudini dei viaggiatori. La flessibilità e la possibilità di suddividere le ferie in più segmenti consentono di adattare le vacanze alle esigenze lavorative e familiari, offrendo al contempo la possibilità di esplorare diverse destinazioni e di godere di esperienze diverse. Questo cambiamento rappresenta un’opportunità per il settore turistico, che può adattarsi a queste nuove esigenze offrendo pacchetti e servizi su misura.