Il trionfo di Stefano Arienti al Premio Michetti
Il Premio Michetti ‘6 memo per questo millennio’, giunto alla sua 75esima edizione, ha visto trionfare l’artista lombardo Stefano Arienti. La mostra, a cura di Simone Ciglia, è aperta al pubblico fino al 6 ottobre a Francavilla al Mare, a Palazzo San Domenico.
La giuria, presieduta da Angelo Piero Cappello, ha premiato Arienti per la sua “eccellente capacità di ibridazione tra forme, modi e supporti” che caratterizza la sua opera d’arte. La giuria ha sottolineato come Arienti riesca a mantenere “il valore quasi ‘pittorico’ dell’immagine” pur utilizzando materiali di origine industriale o di uso comune, “riscrivendo” l’immagine nella sua interazione con i materiali stessi.
Arienti, nato ad Asola (Mantova) nel 1961, ha partecipato a numerose esposizioni nazionali e internazionali, tra cui la Biennale di Istanbul (1992), la Biennale di Venezia (1990 e 1993) e la Biennale di Gwangju (2008). Le sue opere sono state esposte a Madrid, Ginevra, Londra e Boston.
Con le sue opere, Arienti si propone di suscitare percezioni insolite, invitando lo spettatore ad un approccio critico e consapevole della visione.
Il Premio Michetti Giovani
Il Premio Michetti Giovani è stato assegnato a Danilo Sciorilli per l’installazione ‘The Showreally’.
La sezione Giovani ha visto la partecipazione di quattro artisti segnalati da altrettanti critici e curatori: Giacinto Di Pietrantonio, Francesca Guerisoli, Caterina Riva e Saverio Verini.
Un premio per l’ibridazione artistica
Il premio a Stefano Arienti rappresenta un riconoscimento importante per un artista che si distingue per la sua capacità di sperimentare e di ibridare linguaggi artistici diversi. L’uso di materiali non convenzionali, la sua ricerca di un approccio critico alla visione e la sua attenzione alla relazione tra immagine e materiale, sono elementi che lo rendono un artista contemporaneo di grande interesse.