Un capolavoro barocco torna a Martina Franca
Il Festival della Valle d’Itria, giunto alla sua 50esima edizione, si prepara ad ospitare un evento di grande rilievo: la messa in scena de “L’Ariodante” di Händel. Questo capolavoro del compositore tedesco, un dramma musicale in tre atti, torna in scena a Martina Franca dopo oltre dieci anni di assenza dai palcoscenici italiani. L’opera, su un adattamento del libretto di Antonio Salvi, andò in scena per la prima volta l’8 gennaio 1735 al Covent Garden di Londra.
Per questa occasione, “L’Ariodante” verrà proposto nella nuova edizione critica a cura di Bernardo Ticci, un’edizione che promette di far rivivere in tutta la sua bellezza questo capolavoro del barocco. La direzione musicale è affidata al maestro Federico Maria Sardelli, fondatore dell’ensemble barocco Modo Antiquo, che si trova al terzo e ultimo anno di residenza artistica al Festival della Valle d’Itria. La regia, le scene e i costumi sono a cura del team artistico formato da Torsten Fischer (regia), Herbert Schafer (drammaturgia e scenografia) e Vasilis Triantafillopoulos (costumi).
Il cast è composto da alcuni tra i migliori interpreti specializzati in questo repertorio: Cecilia Molinari (Ariodante), Teresa Iervolino (Polinesso), Francesca Lombardi Mazzulli (Ginevra), Biagio Pizzuti (Re di Scozia), Theodora Raftis (Dalinda), Manuel Amati (Lurcanio), Manuel Caputo (Odoardo).
Un’opera che celebra la maturità di Händel
“L’Ariodante” è un’opera che rappresenta l’Händel della piena maturità, come ha sottolineato Federico Maria Sardelli. La sua musica, ricca di pathos e di emozioni, è un perfetto esempio del genio compositivo di Händel. L’opera è stata assente dai teatri e festival italiani da oltre dieci anni, e la sua riproposizione al Festival della Valle d’Itria, un luogo storicamente votato alla riscoperta del repertorio barocco, è un evento che emoziona particolarmente Sardelli.
“L’Ariodante” è un’opera che merita di essere riscoperta, un’opera che ci trasporta in un mondo di passioni, di intrighi e di amori impossibili. La sua musica è capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano, e la sua storia è un esempio di come la musica possa essere un potente strumento di comunicazione e di espressione. La prima rappresentazione è in programma il 22 luglio alle ore 21, e sarà trasmessa in diretta su Rai Radio3. Le repliche sono previste per il 25 e 29 luglio, sempre alle ore 21.
Un’occasione da non perdere
La messa in scena de “L’Ariodante” al Festival della Valle d’Itria è un’occasione da non perdere per gli appassionati di musica barocca. L’opera, in una nuova edizione critica e con un cast di stelle, promette di essere un evento di grande successo. La scelta di un’opera come “L’Ariodante”, che rappresenta un momento di grande maturità per Händel, dimostra la volontà del Festival di proporre al pubblico un repertorio di alto livello e di grande valore storico e artistico.