Preoccupazione per i voti di fiducia
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha espresso preoccupazione per il frequente ricorso ai voti di fiducia in Parlamento, affermando che la situazione è “un problema ancora più grave” rispetto a quando era all’opposizione. La Russa ha sottolineato che il problema non dipende dalla maggioranza o dall’opposizione, ma da una “dinamica della politica nel considerare prevalente l’attività legislativa da parte del governo”.
La Russa ha annunciato che, se la situazione non cambierà, il Senato si attiverà per “fare decadere un po’ di decreti”, con l’obiettivo di dare “sempre meno spazio a metodologie che rendono meno importante il ruolo del Parlamento”.
“Tutti i gruppi – ha aggiunto – dovrebbero interrogarsi. Ho detto a Ciriani che se continuate così faremo decadere un po’ di decreti. Da parte mia, e del presidente Fontana, ci attiveremo per dare sempre meno spazio a metodologie che rendono meno importante il ruolo del Parlamento.”
Tensioni tra Lega e Forza Italia
In merito alle tensioni tra Lega e Forza Italia, La Russa ha affermato che c’è stata “qualche incomprensione tra Salvini e Tajani”, ma ha rassicurato che “tutti e due hanno detto che questo non mette in discussione la durata e la capacità del governo di stare insieme”.
“Mi fido di loro, che devo dire”, ha concluso La Russa.
Rassicurazioni a Liliana Segre
La Russa ha anche espresso parole di rassicurazione alla senatrice a vita Liliana Segre, che aveva espresso preoccupazione per l’antisemitismo in Italia.
“Ha espresso parole molto amare che mi hanno colpito, ho grande affetto per lei e c’è un buon rapporto reciproco, me l’ha sempre dimostrato. Credo di poterle dire che non c’è timore sul modo con cui l’Italia nel suo complesso reagisce di fronte a ogni ipotesi di antisemitismo. Stia tranquilla, se ci fosse bisogno metterei il mio petto davanti a lei e la difenderei in prima persona, ma non ce ne sarà bisogno”, ha dichiarato La Russa.
Il ruolo del Parlamento
Le parole di La Russa evidenziano una crescente preoccupazione per il ruolo del Parlamento in un contesto di crescente ricorso ai voti di fiducia. La minaccia di far decadere i decreti potrebbe essere interpretata come un tentativo di ristabilire l’equilibrio tra il potere esecutivo e quello legislativo. Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione e se il Senato riuscirà a imporre un cambio di rotta.