Un impatto con un micrometeoroide e un guasto elettronico
La missione Gaia dell’Agenzia spaziale europea (ESA) ha subito due incidenti negli ultimi mesi che hanno danneggiato il suo satellite cacciatore di stelle, situato a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Il primo incidente è avvenuto ad aprile, quando una minuscola particella di polvere cosmica, più piccola di un granello di sabbia, ha colpito il satellite ad alta velocità, creando un piccolo buco nella copertura protettiva. L’impatto ha permesso alla luce solare diffusa di disturbare occasionalmente i sensori di Gaia.
Il secondo incidente si è verificato a maggio, quando un guasto elettronico, probabilmente causato dalla tempesta solare più forte degli ultimi 20 anni, ha fatto sì che Gaia registrasse migliaia di false rilevazioni di stelle. Gli ingegneri della missione non sono ancora riusciti a identificare la causa precisa del guasto.
La resilienza di Gaia
Nonostante questi incidenti, la missione Gaia è riuscita a riprendere le operazioni di routine. Gli ingegneri sono riusciti a risolvere il problema del buco nella copertura protettiva modificando la soglia alla quale il software identifica un debole punto di luce come una stella, riducendo drasticamente il numero di false rilevazioni. Inoltre, hanno colto l’occasione per rimettere a fuoco l’ottica dei telescopi gemelli di Gaia, che ora stanno producendo alcuni dei dati di migliore qualità mai avuti.
La missione Gaia, inizialmente progettata per durare sei anni, è riuscita a essere operativa quasi il doppio del tempo previsto. È possibile che il guasto elettronico sia stato causato da un componente dell’hardware ormai obsoleto che ha ceduto a causa delle sollecitazioni subite durante la forte tempesta solare.
Un futuro luminoso per Gaia
La missione Gaia continua a raccogliere preziose informazioni sulla Via Lattea, fornendo agli astronomi una mappa dettagliata della posizione e dei movimenti di oltre un miliardo di stelle. Il satellite è stato progettato per essere resistente alle collisioni, ma gli incidenti recenti dimostrano che anche i veicoli spaziali più avanzati possono essere vulnerabili a eventi imprevisti. Nonostante le sfide, la missione Gaia continua a operare con successo, offrendo agli scienziati una risorsa preziosa per la comprensione della nostra galassia.
L’importanza di Gaia
La missione Gaia è fondamentale per la nostra comprensione della Via Lattea e del suo passato. La mappa tridimensionale che sta creando ci permetterà di studiare l’evoluzione della nostra galassia e di comprendere meglio la formazione delle stelle e dei pianeti. Gli incidenti che ha subito sono un promemoria che l’esplorazione spaziale è un’impresa complessa e rischiosa, ma anche un’impresa che ci offre incredibili opportunità di scoperta.