Una coppia piemontese lascia Cogne dopo 21 giorni

La prima auto a lasciare Cogne alle 14:00 non è di un turista arrivato da fuori Valle d’Aosta per recuperare il proprio veicolo bloccato dall’alluvione del 29 giugno scorso, ma di una coppia piemontese che da quel giorno e fino ad oggi è rimasta a vivere in paese.
Massimo Fracchia, della provincia di Alessandria, e la moglie, erano in villeggiatura in frazione Epinel quando l’alluvione ha colpito Cogne. “Siamo stati qui 21 giorni, è andata benissimo”, racconta Massimo dall’abitacolo dell’auto, in attesa di scendere dal paese. “Se abbiamo avuto paura il giorno dell’alluvione? Un po’ lei – dice riferito alla moglie – io non l’ho neanche sentita, dormivo. Ora, con la prima giornata utile, torniamo a casa.”

Un’esperienza vissuta in prima persona

La coppia ha vissuto l’esperienza dell’alluvione in prima persona, assistendo alla furia delle acque e ai danni causati. Hanno trascorso 21 giorni a Cogne, contribuendo alla ricostruzione del paese e assistendo alla solidarietà e alla resilienza della comunità locale.
La loro scelta di rimanere a Cogne, nonostante l’emergenza, dimostra la loro fiducia nel paese e nella sua capacità di riprendersi. La loro esperienza è un esempio di come la comunità locale si sia unita per affrontare la tragedia, dimostrando la sua forza e la sua capacità di ricostruire.

Una testimonianza di resilienza

La storia di questa coppia piemontese è una testimonianza di resilienza e di fiducia nella capacità di ripresa di una comunità colpita da una calamità naturale. La loro scelta di rimanere a Cogne, nonostante l’emergenza, dimostra un profondo legame con il territorio e una grande fiducia nel futuro del paese. L’esperienza di questa coppia ci ricorda l’importanza della solidarietà e della collaborazione in momenti di difficoltà, e la capacità di una comunità di rialzarsi dopo una tragedia.

Di veritas

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