L’endorsement di Amorim per Kamala Harris
Celso Amorim, ex cancelliere brasiliano e consigliere speciale del presidente Luiz Inacio Lula per gli Affari internazionali, ha espresso un chiaro endorsement a Kamala Harris come la “migliore” candidata democratica per le prossime elezioni presidenziali statunitensi. In un’intervista alla Cnn Brasile, Amorim ha affermato che Harris è la scelta più naturale per il partito democratico, sottolineando che la sua candidatura gode di un ampio consenso e che la sua presenza al vertice del G20 di novembre a Rio de Janeiro sarebbe un’ottima occasione per consolidare i rapporti tra Brasile e Stati Uniti.
Amorim ha sottolineato che la scelta di Harris è dettata dalla necessità di mantenere l’unità del partito democratico, soprattutto in un momento di grande pressione interna per le dimissioni di Biden. “È molto difficile trovare un altro nome. Se ce ne fosse un altro, il partito si spaccherebbe”, ha affermato.
Il consigliere ha inoltre ricordato la forte amicizia tra Lula e Biden, evidenziando la loro collaborazione su temi sociali ed economici. “Lula è amico di Biden: con lui si è trovato bene sulle questioni sociali ed economiche, c’è stato un buon dialogo”, ha detto.
Amorim si è detto fiducioso che Biden parteciperà al G20 di novembre in qualità di presidente, anche se le elezioni si saranno già tenute. “Speriamo che Biden venga al G20 di novembre da presidente. Anche se le elezioni si saranno già tenute, il presidente sarà lui”, ha affermato.
Il consigliere ha poi ipotizzato la possibilità di una partecipazione congiunta di Biden e Harris al G20 in caso di vittoria di Harris. “Se Kamala vincesse, possono venire entrambi”, ha detto.
Infine, Amorim ha considerato l’ipotesi di una vittoria di Trump, affermando che in questo caso sarebbe più complesso gestire la partecipazione del presidente in carica e di quello eletto al vertice. “Se fosse il contrario (la vittoria di Trump), (il presidente in carica e quello eletto) potrebbero venire insieme, ma sarebbe più complesso”, ha concluso.
Il contesto geopolitico
L’endorsement di Amorim arriva in un momento di grande tensione politica negli Stati Uniti, con la presidenza di Biden messa in discussione da diversi scandali e da una crescente opposizione interna. La nomina di Harris come candidata democratica potrebbe essere vista come un tentativo di ricompattare il partito e di rilanciare la campagna elettorale.
Il Brasile, sotto la guida di Lula, sta cercando di ridefinire il suo ruolo sulla scena internazionale, con un focus particolare sulla collaborazione con i paesi del Sud America e con le potenze emergenti. L’endorsement di Amorim a Harris potrebbe essere interpretato come un segnale di apertura da parte del Brasile verso gli Stati Uniti, in un momento in cui il paese sta cercando di ristabilire relazioni diplomatiche solide con le principali potenze globali.
Il vertice del G20 di novembre a Rio de Janeiro sarà un’occasione importante per il Brasile per dimostrare la sua leadership sulla scena internazionale e per attirare l’attenzione dei leader mondiali sulle questioni cruciali che riguardano il futuro del pianeta. La partecipazione di Harris al vertice, insieme a Biden, potrebbe essere un segnale positivo per le relazioni tra Brasile e Stati Uniti, soprattutto in vista delle elezioni presidenziali statunitensi.
Le implicazioni dell’endorsement
L’endorsement di Celso Amorim a Kamala Harris è un segnale significativo, soprattutto in un momento in cui il Brasile sta cercando di ridefinire il suo ruolo sulla scena internazionale. La scelta di Harris come “migliore” candidata democratica potrebbe indicare un’apertura del Brasile verso gli Stati Uniti, ma anche una certa cautela nei confronti di Trump. L’auspicio di Amorim per una partecipazione congiunta di Biden e Harris al G20 di novembre a Rio de Janeiro potrebbe essere interpretato come un tentativo di costruire un ponte tra le due potenze, in vista delle elezioni presidenziali statunitensi.