Nuova ordinanza per Toti, indagini su finanziamento illecito per spot elettorali
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’editore di Primocanale e proprietario di Terrazza Colombo Maurizio Rossi sono indagati per finanziamento illecito, anche per alcuni spot per le elezioni politiche del settembre 2022. E’ quanto emerge dalle carte dell’inchiesta che ieri ha portato a una nuova ordinanza di arresti domiciliari per il governatore, facendo saltare gli incontri politici, in primis quello con Matteo Salvini.
Secondo gli investigatori della guardia di finanza, coordinata dai pm Federico Manotti e Luca Monteverde, ci sarebbero indizi su un’ulteriore ipotesi di finanziamento illecito operato da Maurizio Rossi a favore della lista Noi Moderati Italia al centro con Toti, per le elezioni politiche del 25 settembre 2022.
Gli inquirenti stanno però continuando le indagini per capire se a pagare quei passaggi elettorali sia stato un imprenditore oppure se sia stata una “elargizione” dello stesso Rossi. In questa seconda ipotesi avrebbe dovuto mettere a bilancio quei soldi sotto forma di pubblicità e firmare con Toti la dichiarazione per la Camera dei deputati. Lo stesso giudice, nell’ordinanza, parla di “escamotage”.
L’accusa: spot elettorali pagati in modo occulto
Per gli inquirenti Rossi, in quella occasione, “avrebbe erogato un ulteriore finanziamento rappresentato da 1.598 passaggi elettorali pubblicitari sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo, del valore di circa 23.970 euro in modo occulto e cioè senza alcuna delibera da parte dell’organo sociale competente, senza una regolare iscrizione a bilancio e senza procedere ad alcuna dichiarazione congiunta”.
Anche in questo caso, per giustificare tali passaggi pubblicitari, Rossi “avrebbe stipulato con il Comitato Giovanni Toti un contratto per la proiezione di un totale di 30 passaggi al prezzo complessivo di 450 euro ma in realtà, a fronte dei 30 passaggi previsti e contrattualizzati ne sarebbero stati effettuati 1.598 per un valore economico complessivo pari a 24.420 euro”.
Procura potrebbe chiedere il giudizio immediato
Intanto la procura, dopo la nuova misura, potrebbe accelerare e chiedere il giudizio immediato già a fine luglio. Questo scenario, se confermato, porterebbe ad un processo rapido e concentrato, con l’obiettivo di fare luce su questa delicata vicenda in tempi brevi.
Un’ombra sul panorama politico ligure
L’indagine su Toti e Rossi getta un’ombra sul panorama politico ligure, sollevando interrogativi sulla trasparenza e l’etica nella gestione delle campagne elettorali. La possibile accelerazione del processo con il giudizio immediato evidenzia la gravità delle accuse e la necessità di fare chiarezza in tempi rapidi. Sarà fondamentale analizzare con attenzione le prove e le testimonianze per valutare la fondatezza delle accuse e garantire un processo equo e trasparente.