Bilancio di fine mandato per Sergio: luci e ombre
L’Auditorium della Rai di Napoli ha ospitato la presentazione della nuova programmazione autunnale, con un’attenzione particolare rivolta al bilancio del mandato di Roberto Sergio come amministratore delegato. Sergio ha definito la Rai un’azienda “sana, attiva e pronta a nuove sfide di mercato”, sottolineando il grande lavoro di squadra svolto in 14 mesi intensi e complessi. Tra i successi raggiunti, Sergio ha citato il piano industriale e il piano immobiliare, ma ha anche ammesso che “qualche esternazione sarebbe potuta essere più cauta”.
In particolare, ha citato il caso del comunicato letto da Mara Venier a Domenica In a Sanremo dopo l’appello anti-genocidio di Ghali, affermando che “lo avrei fatto dire diversamente, dalla struttura e non da Mara: il caso non è stato gestito in termini di comunicazione nel modo più consono”.
Sergio ha espresso serenità in merito al futuro, dichiarando che “farò quello che l’azienda mi chiederà di fare quando sarà stato deciso il nuovo vertice”.
Il direttore generale Giampaolo Rossi, da molti indicato come possibile successore di Sergio, ha sottolineato l’importanza di avere “risorse certe” per la Rai e ha espresso apprezzamento per le parole di Pier Silvio Berlusconi, che ha criticato la proposta della Lega di aumentare il tetto pubblicitario della tv pubblica e tagliare il canone. “Un intervento illuminante”, ha detto Rossi, convinto che “indebolire Rai e Mediaset significherebbe indebolire un’intera filiera industriale nazionale”.
Conti e De Martino protagonisti della prossima stagione
La prossima stagione televisiva vedrà come protagonisti Carlo Conti e Stefano De Martino. Conti condurrà Sanremo (che slitta dall’11 al 15 febbraio per evitare la concorrenza della Coppa Italia), Tale e Quale Show e lo Zecchino d’Oro. De Martino, invece, debutterà su Rai1 con Affari Tuoi, condurrà una nuova stagione di Stasera Tutto è Possibile su Rai2, uno show di prima serata su Rai1 e, dal 2027, avrà un’opzione per il festival di Sanremo.
Oltre a Conti e De Martino, saranno confermati altri volti noti della Rai, come Antonella Clerici, Milly Carlucci e Mara Venier, che condurrà sia Domenica In che Le Stagioni dell’Amore, un dating show per la terza età.
Su Rai2 tornerà l’informazione con L’Altra Italia, con Antonino Monteleone, e arriveranno Teo Mammucari con Lo Spaesato e Luca Barbareschi con Se Mi Lasci Non Vale. Al posto di Fiorello e di Viva Rai2! al mattino, ci sarà Binario 2, condotto da Carolina Di Domenico e Andrea Perroni, da una “bolla-studio” dalla stazione Tiburtina di Roma.
Su Rai3, accanto ai programmi storici come Report e Chi l’ha visto, ci saranno Insider di Roberto Saviano, Lo Stato delle Cose con Massimo Giletti e A Casa di Maria Latella.
Il futuro della Rai: incertezza e aspettative
Il futuro della Rai è ancora incerto, con l’attesa per la nomina dei nuovi vertici. Sergio ha dichiarato che “sono un uomo Rai, un dirigente Rai, farò quello che l’azienda mi chiederà di fare quando sarà stato deciso il nuovo vertice”.
Anche Rossi ha espresso la sua serenità in merito al futuro, dichiarando che “l’importante è puntare non sui singoli ma sulla squadra”.
La Rai ha bisogno di “risorse certe”, come sottolineato da Sergio e Rossi, e l’attesa per la nomina dei nuovi vertici è alta, con la speranza che si arrivi a una soluzione in tempi brevi.
Un passaggio di testimone incerto
L’addio di Roberto Sergio segna un momento di transizione per la Rai, con un futuro ancora incerto. La scelta dei nuovi vertici è un tema delicato, che coinvolge interessi politici ed economici. La speranza è che la nomina avvenga in tempi brevi, per garantire la stabilità e la continuità dell’azienda. L’attenzione si concentra su Giampaolo Rossi, il cui nome è stato frequentemente associato alla successione di Sergio. La sua esperienza e la sua conoscenza della Rai lo rendono un candidato ideale, ma la decisione finale spetta al governo. L’impegno del nuovo management sarà quello di garantire la sostenibilità economica della Rai, in un panorama mediatico sempre più competitivo.