Il rialzo del petrolio dopo il ritiro di Biden
Il mercato del petrolio ha mostrato una reazione positiva al ritiro del presidente Usa Joe Biden, con le quotazioni in rialzo dopo il calo subito nella seduta di venerdì. Il greggio Wti, dopo aver perso oltre il 3% venerdì, è passato di mano a 80,56 dollari al barile (+0,54%) in avvio di settimana, superando nuovamente la soglia degli 80 dollari. Anche il Brent ha registrato un aumento, salendo dello 0,61% a 83,13 dollari al barile.
Il calo del venerdì era stato attribuito al ritiro di Biden, che aveva causato incertezza sul futuro delle politiche energetiche statunitensi. Il presidente aveva annunciato la vendita di milioni di barili di petrolio dalle riserve strategiche, un’azione che aveva contribuito a far scendere i prezzi. Tuttavia, sembra che il mercato abbia interpretato il ritiro di Biden come un segnale di minore pressione sulle riserve strategiche, favorendo un rialzo delle quotazioni.
È importante notare che il mercato del petrolio è influenzato da una serie di fattori, tra cui la domanda globale, la produzione, le politiche governative e le tensioni geopolitiche. La situazione attuale è caratterizzata da una domanda in crescita, soprattutto da parte dei paesi asiatici, e da una produzione che non riesce a tenere il passo. Inoltre, la guerra in Ucraina continua a creare incertezza sul mercato, con la minaccia di interruzioni delle forniture dalla Russia.