Un braccio di ferro in vista delle elezioni Figc
La riunione tra il presidente della Figc, Gabriele Gravina, e le componenti federali per discutere dei pesi elettorali non vedrà la presenza del ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi. Il confronto in via Allegri, previsto per la giornata di oggi, si preannuncia un braccio di ferro tra le diverse componenti federali, con la Serie A e la Serie B che hanno deciso di impugnare la delibera federale sui pesi elettorali.
L’oggetto del contendere è la nuova rimodulazione dei pesi della Serie A in fase di percentuali elettorali alla luce dell’emendamento Mulé. La Serie B, in un’assemblea convocata d’urgenza nella serata di oggi, ha deciso all’unanimità di unirsi alla Lega di A nell’impugnare la delibera presso il Tribunale Federale Nazionale.
All’incontro prenderanno parte il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, quello della Lega B, Mauro Balata, così come Matteo Marani per la Lega Pro, Giancarlo Abete per la Lnd. Saranno presenti anche Umberto Calcagno a rappresentare i calciatori, Renzo Ulivieri per gli allenatori e Carlo Pacifici per la componente arbitrale.
Le richieste della Serie A e la posizione della Serie B
La Serie A, in particolare, attende risposte dopo l’annuncio da parte del presidente Casini della volontà di impugnare la delibera federale. Casini ha definito l’azione come “un atto di difesa tecnica”, precisando che se le interlocuzioni dovessero essere positive, la Lega A sarebbe pronta a ritirare l’impugnativa.
La Serie B, seguendo la stessa strada, ha dato mandato al proprio presidente, Mauro Balata, che nello scorso consiglio federale si era già espresso in modo contrario alla delibera, valutando la necessità di attendere l’approvazione del ‘decreto legge sport’. Balata aveva sottolineato il rischio di andare a elezioni Figc con normative in contrasto con la disposizione di legge che potrebbe entrare in vigore nei prossimi giorni.
La battaglia per il peso federale
La richiesta dei rappresentanti della massima lega professionistica italiana è quella di arrivare a una ripartizione differente dei pesi federali con un peso preponderante riconosciuto alla Lega Serie A, insieme a un modello di maggiore autonomia.
In sostanza, la Serie A chiede di vedere aumentare il peso attuale del 12% riconosciuto alla massima divisione a circa il doppio. Una condizione ritenuta fondamentale, ma che per forza di cose dovrà vedere una delle altre componenti rinunciare a qualcosa.
I tempi ristretti e il ‘diritto d’intesa’
I tempi sono ristretti, ogni discorso dovrà essere chiuso entro il 4 settembre, vale a dire 60 giorni prima dell’assemblea elettiva prevista per il 4 novembre. Sul tavolo, poi, balla anche il cosiddetto “diritto d’intesa”, ossia la possibilità da parte dei club di avere un veto su ogni decisione della Federcalcio riguardante la Serie A.
Probabile che la partita non si chiuda con l’incontro di domani, ne serviranno altri per trovare un’intesa definitiva ma intanto la partita è già iniziata.
Un futuro incerto per la Figc
La situazione attuale è complessa e delicata. L’impugnativa presentata da Serie A e Serie B mette in discussione la validità della delibera federale sui pesi elettorali e crea un clima di incertezza in vista delle elezioni del prossimo 4 novembre. La decisione di Andrea Abodi di non partecipare alla riunione di oggi potrebbe essere interpretata come un segnale di distacco da parte del governo, ma è importante ricordare che il ministro ha avuto diverse interlocuzioni con le parti in causa. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione nei prossimi giorni e se si arriverà a un’intesa tra le diverse componenti federali prima delle elezioni.