Il ddl concorrenza e le misure in arrivo
Il governo italiano si appresta ad esaminare il ddl concorrenza, uno dei 69 obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) da varare entro il 31 dicembre prossimo per accedere alla settima rata di finanziamento da 18,2 miliardi. Il pacchetto di misure include diverse novità, tra cui la proroga della normativa sui dehors, la portabilità dei dati della scatola nera sulle auto e i primi testi unici di riordino della normativa sul fisco.
Tra le norme di rilievo, si prevede la trasformazione in misura strutturale del “salva-dehors”, introdotto durante la pandemia per consentire ai clienti di bar e ristoranti di poter stare all’aperto riducendo i rischi di contagio. Il governo sta lavorando ad uno strumento normativo nuovo per rendere strutturale la possibilità, magari con norme più stringenti per il decoro pubblico. Sono coinvolti nel lavoro preparatorio sia l’Anci, sia il ministero della Cultura e le sovraintendenze.
Il ddl prevede inoltre misure in tema di assicurazioni auto per favorire la concorrenza e semplificare le procedure per il passaggio da una compagnia all’altra. In particolare, si prevede la portabilità dei dati della scatola nera, con la possibilità di trasferire almeno i dati critici tra una compagnia e l’altra. Questa norma, però, non incontra il favore di tutti. Assoutenti, ad esempio, critica l’utilizzo della scatola nera per la costruzione dei prezzi delle polizze Rc auto, ritenendo che rischi di distruggere il sistema della mutualità tra assicurati.
Per quanto riguarda la delega fiscale, sono previsti tre decreti legislativi per l’esame preliminare: uno sul testo unico delle sanzioni tributarie amministrative e penali, un altro sul testo unico dei tributi erariali minori e un terzo sul testo unico della giustizia tributaria.
Le controversie sulla portabilità dei dati della scatola nera
La norma sulla portabilità dei dati della scatola nera ha suscitato diverse critiche. Assoutenti, ad esempio, sottolinea che la scatola nera era stata introdotta con il Codice delle assicurazioni per ridurre le frodi, ma ora viene utilizzata prevalentemente per costruire i prezzi delle polizze Rc auto. L’organizzazione di consumatori teme che questo possa portare alla distruzione del sistema della mutualità tra assicurati. Anche Federcarrozzieri ha espresso perplessità, sostenendo che il governo e il Parlamento dovrebbero concentrarsi sulle pratiche scorrette delle imprese assicuratrici che restringono la concorrenza e danneggiano gli assicurati attraverso clausole vessatorie e illegittime, piuttosto che sulle scatole nere.
La norma sulla portabilità dei dati della scatola nera è stata definita “mostruosa” da Stefano Mannacio, responsabile del settore assicurazioni di Assoutenti, che ha sottolineato che in Italia sono installate più scatole nere di quelle montate in tutto il mondo. La questione della scatola nera è complessa e suscita diverse opinioni. Da un lato, la portabilità dei dati potrebbe aumentare la concorrenza tra le imprese e la mobilità degli assicurati. Dall’altro, la preoccupazione è che questo possa portare ad un aumento dei prezzi delle polizze e alla distruzione del sistema della mutualità.
Un passo verso una maggiore concorrenza?
Il ddl concorrenza rappresenta un tentativo di introdurre misure che promuovano la concorrenza e la trasparenza in diversi settori, dalla ristorazione alle assicurazioni. Tuttavia, è importante valutare con attenzione l’impatto di queste misure e garantire che non si traducano in conseguenze negative per i consumatori. La portabilità dei dati della scatola nera, ad esempio, potrebbe avere effetti non previsti sul mercato assicurativo. Sarà fondamentale un’analisi attenta e un monitoraggio costante per valutare l’efficacia delle misure introdotte e apportare eventuali correzioni in corso d’opera.