Tragedia al Lago di Garda: ritrovati i corpi di madre e figlio
Il Lago di Garda, meta turistica di grande fascino, è stato teatro di una tragedia che ha sconvolto la comunità locale. I corpi di Hanna Shabratska, 56 anni, e di suo figlio Oleksiy, 19 anni, entrambi di origini ucraine e residenti a Rovereto, sono stati ritrovati nel lago. La scomparsa dei due era stata segnalata ieri sera dal compagno della donna, preoccupato perché non li aveva visti rientrare dopo una giornata trascorsa al lago.
Le ricerche sono state avviate immediatamente, con la partecipazione dei carabinieri di Riva del Garda, dei vigili del fuoco, della Guardia Costiera, della polizia e dei sub del Corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento. La zona di ricerca si è concentrata tra Punta di Lido e la spiaggia dei Sabbioni, dove sono stati rinvenuti anche degli effetti personali dei due.
Un lutto che colpisce la comunità
La notizia della tragedia ha suscitato grande dolore e incredulità nella comunità di Rovereto e tra la comunità ucraina residente in Trentino. Hanna e Oleksiy erano conosciuti e apprezzati per la loro gentilezza e la loro disponibilità. La loro scomparsa lascia un vuoto incolmabile nei cuori di chi li conosceva.
Le autorità competenti stanno conducendo le indagini per accertare le cause della tragedia. La comunità locale si stringe attorno ai familiari di Hanna e Oleksiy, offrendo loro il proprio sostegno in questo momento di profondo dolore.
Riflessioni sulla sicurezza in acqua
La tragedia di Hanna e Oleksiy ci ricorda l’importanza della sicurezza in acqua, soprattutto in ambienti come il Lago di Garda, che, pur offrendo scenari mozzafiato, può nascondere insidie. È fondamentale prestare attenzione alle condizioni meteorologiche, alle correnti e alla profondità dell’acqua. La prudenza e il rispetto delle norme di sicurezza sono essenziali per evitare tragedie come questa.