Un Viaggio nel Tempo: Scoperte Archeologiche a Piazza San Giovanni in Laterano
Le indagini archeologiche condotte a Piazza San Giovanni in Laterano, in vista dei lavori di riqualificazione, hanno portato alla luce una straordinaria complessa stratigrafia che rivela la storia millenaria di Roma. Tra i ritrovamenti, spiccano strutture murarie databili tra il IX ed il XIII secolo d.C., forse riconducibili al Patriarchio, la residenza papale che ha ospitato i pontefici fino al 1305. Le scoperte sono di eccezionale importanza, poiché in epoca moderna non erano mai stati effettuati scavi archeologici estensivi nella piazza.
I resti del Patriarchio sono stati rinvenuti nella parte orientale dello scavo, e si estendono per tutta la sua lunghezza. La struttura, databile al IX secolo d.C., presenta diverse tecniche edilizie e ha subito numerosi interventi di restauro e ricostruzione fino al XIII secolo. Il muro è costituito da grandi blocchi di tufo, probabilmente reimpiegati da altre strutture, e presenta una fasciatura dei blocchi con un paramento in blocchetti di tufo e contrafforti. La sua conformazione suggerisce che il muro avesse la funzione di cinta difensiva del complesso della Basilica e dei palazzi annessi.
Dopo il trasferimento della sede papale in Vaticano, il muro perse la sua funzionalità e venne demolito e interrato, perdendo ogni memoria nel corso dei secoli. La sua riscoperta offre un’opportunità unica per comprendere l’architettura e la storia del Patriarchio, che ha rappresentato un punto focale del potere papale per secoli.
Un’Immersione nella Storia di Roma: Dall’Antica Roma al Medioevo
Le indagini archeologiche hanno portato alla luce anche resti di strutture risalenti a epoche precedenti il Patriarchio, offrendo un’ulteriore panoramica sulla storia di Roma. Al centro dello scavo è stata identificata una porzione di muro in opera reticolata, databile tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., che fungeva da terrazzamento del pendio. Sono state rinvenute anche imponenti fondazioni a reticolo collocabili in età Severiana (III secolo), forse da mettere in relazione con i Castra Nova equitum singularium, già documentati sotto l’attuale impianto della Basilica.
La scoperta di due muri in opera laterizia paralleli, situati a 3,5 metri sotto l’attuale piano di calpestio, suggerisce la presenza di una struttura ipogea risalente all’epoca Severiana. Infine, un tratto di struttura muraria in opera listata, databile tra il IV ed il VII secolo, completa il quadro delle scoperte.
L’insieme dei ritrovamenti a Piazza San Giovanni in Laterano offre uno spaccato della vita e dello sviluppo di questa area di Roma, fino alla sistemazione voluta da Sisto V nel XVI secolo. L’analisi dei reperti, come monete, metalli, maioliche e ceramiche, fornirà ulteriori informazioni sulla storia della città.
Il Valore delle Scoperte: Preservazione e Valorizzazione
I ritrovamenti verranno lasciati in situ e sono allo studio soluzioni per il futuro completamento dello scavo e per la valorizzazione. Le nuove scoperte a Piazza San Giovanni in Laterano sono una testimonianza della ricchezza del territorio di Roma, una miniera inesauribile di tesori archeologici. Ogni singola pietra racconta la sua storia, offrendo un’opportunità unica per comprendere il passato e l’evoluzione della città.
Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha espresso il suo compiacimento per l’impegno e la passione dei ricercatori, sottolineando l’importanza di coniugare la salvaguardia della storia con le esigenze di tutela e modernizzazione del tessuto urbano.
Un’Opportunità Unica per la Storia di Roma
Le scoperte archeologiche a Piazza San Giovanni in Laterano rappresentano un’opportunità unica per approfondire la conoscenza della storia di Roma. I ritrovamenti, che spaziano dall’epoca romana al Medioevo, offrono un quadro completo dell’evoluzione del sito e della vita quotidiana dei romani in diverse epoche. La valorizzazione di questi reperti contribuirà a rendere la storia di Roma più accessibile e coinvolgente per il pubblico.