Arringhe conclusive nel processo Gershkovich
Il processo contro il giornalista statunitense Evan Gershkovich, accusato di “spionaggio” in Russia, ha raggiunto la fase delle arringhe conclusive. Il portavoce del tribunale, Yekaterina Maslennikova, ha confermato l’inizio delle arringhe presso la Corte regionale di Sverdlovsk a Ekaterinburg, dove il processo si sta svolgendo a porte chiuse. Il reporter, che lavora per il Wall Street Journal, rischia una condanna fino a 20 anni di carcere.
Il caso Gershkovich: una farsa giudiziaria?
Il governo degli Stati Uniti ha definito il caso Gershkovich una “farsa giudiziaria”. Il reporter è stato arrestato a marzo 2023 e accusato di aver raccolto informazioni classificate per conto del governo americano. Gershkovich ha sempre negato le accuse, sostenendo di essere stato semplicemente impegnato in attività giornalistiche.
Il processo a porte chiuse
Il processo si sta svolgendo a porte chiuse, con la partecipazione limitata di osservatori internazionali. La mancanza di trasparenza ha alimentato le preoccupazioni riguardo alla correttezza del processo e alla possibilità di un’influenza politica sulla sentenza.
Le implicazioni del caso Gershkovich
Il caso Gershkovich è un esempio di come la libertà di stampa sia sempre più minacciata in diversi paesi del mondo. La condanna di un giornalista per “spionaggio” basandosi su accuse vaghe e non verificate crea un precedente pericoloso che potrebbe avere ripercussioni su altri giornalisti che operano in contesti difficili. È fondamentale che la comunità internazionale si impegni a difendere la libertà di stampa e a garantire che i giornalisti possano svolgere il loro lavoro senza timore di rappresaglie.