Piazza Affari chiude in rosso
La Borsa di Milano ha chiuso la giornata in ribasso, con l’indice Ftse Mib che ha perso lo 0,91% a 34.215 punti. Anche le altre Borse europee hanno registrato cali, con il Ftse 100 in calo dello 0,58% e il Dax in calo dello 0,95%.
Il calo di Piazza Affari è stato trainato da una serie di fattori, tra cui i problemi informatici che hanno colpito il gruppo London Stock Exchange, la debolezza del mercato azionario americano e l’aumento del differenziale tra Btp e Bund.
Il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi è salito a 130 punti, con il rendimento annuo italiano in rialzo di 2,5 punti al 3,76% e quello tedesco di 3,1 punti al 2,46%.
Il dollaro ha guadagnato terreno rispetto all’euro e alla sterlina, salendo a 0,92 euro e a 0,77 sterline. Il prezzo del petrolio e del gas naturale è sceso, con il Wti in calo dello 0,82% a 82,14 dollari al barile e il gas naturale in calo dell’1,31% a 32,26 euro al MWh.
Tra i titoli che hanno registrato le performance peggiori in Piazza Affari si segnalano Nexi (-3,27%), Stm (-2,8%), Iveco (-2,7%), Stellantis (-2,3%) e Cucinelli (-1,94%). In rialzo Prysmian (+1,1%) e Amplifon (+0,97%), mentre Piovan (+11,79% a 13,77 euro) ha registrato un forte rialzo, ma rimane ancora sotto ai 14 euro dell’Opa di Investindustrial.
Le Borse europee in calo
Le Borse europee hanno chiuso la giornata in calo, con il Ftse 100 in calo dello 0,58% e il Dax in calo dello 0,95%. Il calo delle Borse europee è stato trainato da una serie di fattori, tra cui la debolezza del mercato azionario americano e i problemi informatici che hanno colpito il gruppo London Stock Exchange.
Il gruppo London Stock Exchange è stato colpito da problemi informatici che hanno bloccato diversi settori nel mondo. I problemi informatici hanno colpito anche il mercato azionario americano, con il Dow Jones in calo dello 0,72% e il Nasdaq in calo dello 0,32%.
Nel Vecchio Continente Francoforte (-0,95%) è la peggiore, preceduta da Parigi (-0,64%) e Madrid (-0,59%).
I settori più colpiti
Tra i settori più colpiti in Piazza Affari si segnalano i petroliferi, i bancari e i tecnologici.
I petroliferi TotalEnergies e Saipem hanno perso entrambi l’1,6%, Eni ha perso l’1,5% e Shell ha perso l’1,4%. Bp ha perso lo 0,27%.
I bancari Santander (-1,2%), Bnp (-1,05%), Bbva (-0,86%), Bps ed Mps (-0,8% entrambe) e SocGen (-0,67%) hanno registrato cali. Intesa (-0,68%), Banco Bpm (-0,41%) e Unicredit (-0,2%) hanno registrato cali più contenuti.
I tecnologici Nexi (-3,27%), Stm (-2,8%), Iveco (-2,7%), Stellantis (-2,3%) e Cucinelli (-1,94%) hanno registrato cali significativi.
Il contesto globale
La chiusura in ribasso di Piazza Affari si inserisce in un contesto globale di incertezza economica. La guerra in Ucraina, l’inflazione elevata e l’aumento dei tassi di interesse stanno pesando sulle prospettive di crescita economica. In questo contesto, gli investitori stanno mostrando una certa avversione al rischio, preferendo investire in asset più sicuri come i titoli di Stato. L’aumento del differenziale tra Btp e Bund è un segnale di questa tendenza.