L’annuncio di Riccardo Magi
Il segretario di Più Europa Riccardo Magi ha annunciato, durante un’assemblea a Roma, che la piattaforma digitale gratuita per la raccolta delle firme sui referendum sarà presto operativa. Il Dpcm che ne dà ufficialmente avvio, già firmato, dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta nelle prossime ore. Magi ha sottolineato che questa piattaforma è una “conquista” ottenuta dopo anni di battaglie, condotte in collaborazione con l’Associazione Coscioni e altre figure come Mario Staderini e Marco Gentili.
Un passo avanti per la democrazia
Magi ha definito la piattaforma un “strumento di democrazia” che potrà essere utilizzato da tutti i cittadini. Ha ricordato che il governo avrebbe dovuto realizzare questa piattaforma già da due anni e mezzo, e che la sua attivazione arriva dopo numerose manifestazioni organizzate da Più Europa davanti a Palazzo Chigi. La piattaforma sarà utilizzabile per diversi referendum, tra cui quello sull’Autonomia differenziata e quello per l’abrogazione di alcune parti del Rosatellum, come la mancanza di voto disgiunto, lo sbarramento e l’obbligo di raccolta firme per alcuni.
Le prossime battaglie
Magi ha sottolineato che la piattaforma, essendo gratuita, offre un’opportunità unica per promuovere referendum su temi cruciali. Ha quindi proposto di avviare subito una riflessione su alcune questioni che potrebbero accendere il dibattito politico, come la legge sulla cittadinanza (con l’obiettivo di introdurre lo Ius Soli), la questione degli stupefacenti (tenendo conto della recente sentenza della Corte Costituzionale) e il tema del fine vita.
Un passo avanti, ma non basta
L’attivazione della piattaforma digitale per la raccolta delle firme sui referendum è un passo importante per la democrazia partecipativa in Italia. Tuttavia, è fondamentale che la piattaforma sia realmente accessibile e funzionale, come auspicato da Magi. Sarà importante monitorare il suo utilizzo e la sua efficacia nel facilitare l’esercizio del diritto di iniziativa popolare. Inoltre, la questione del finanziamento delle campagne referendarie rimane un nodo cruciale, e la gratuità della piattaforma non risolve completamente il problema.