Un viaggio nel deserto con Saint-Exupéry
“Le ali del Piccolo Principe”, il nuovo romanzo di Gabriele Dadati, ci porta in un viaggio nel deserto del Sahara, sulle orme di Antoine de Saint-Exupéry. Il libro racconta i giorni che lo scrittore e aviatore francese trascorse nel deserto tra la fine del dicembre 1935 e l’inizio di gennaio 1936, a seguito di un incidente aereo da cui uscì illeso.
Dadati, autore piacentino classe ’82, è un grande ammiratore di Saint-Exupéry, la cui morte ricorre il 31 luglio di quest’anno, ottant’anni fa. Il libro è un’immersione nella vita e nelle opere del celebre scrittore, in particolare nel contesto che ha ispirato il suo capolavoro, “Il Piccolo Principe”.
Il Piccolo Principe: un’ombra di lutto
Dadati ha analizzato a fondo la vita e le opere di Saint-Exupéry, scoprendo dettagli inediti e legami profondi tra la biografia dello scrittore e il suo celebre racconto.
In un’intervista all’ANSA, Dadati ha rivelato che “Il Piccolo Principe” è un testo puntellato di dettagli autobiografici. Saint-Exupéry coltivava rose, aveva incontrato volpi del deserto, e soprattutto, secondo Dadati, il personaggio del Piccolo Principe potrebbe essere ispirato al fratello minore Francois, morto a 15 anni nel 1917.
Dadati ha scoperto un’immagine di Francois sul letto di morte, con una vestaglietta simile a quella del Piccolo Principe, una sciarpetta al collo e lo stesso taglio di capelli. Questa scoperta ha portato Dadati a credere che Saint-Exupéry non abbia mai elaborato il lutto per la morte del fratello, trovando nel personaggio del Piccolo Principe un modo per esprimere il suo dolore e la sua nostalgia.
Un libro che accompagna la vita
Dadati ha un legame profondo con “Il Piccolo Principe”, un libro che lo ha accompagnato fin dall’infanzia. Sua madre glielo leggeva per farlo addormentare e da grande l’ha letto e riletto, apprezzandone la qualità e l’esattezza.
Dadati ammira la prosa di Saint-Exupéry, definendola “la frase esatta”, senza una parola di troppo o di meno. La nitidezza e la bellezza delle sue parole hanno sempre affascinato Dadati, che ha deciso di approfondire la vita e le opere di questo grande scrittore.
Un classico per grandi e piccoli
“Il Piccolo Principe” è diventato un classico perché, secondo Dadati, “prende sul serio i bambini”. Il libro affronta temi importanti, come l’amore, l’amicizia, il viaggio, la tutela e la cura, con immagini belle e memorabili.
Il libro ha un’universalità molto forte e riesce a trasmettere emozioni e riflessioni che vanno oltre l’infanzia, rendendolo un testo adatto a lettori di tutte le età.
Un viaggio nel deserto interiore
“Le ali del Piccolo Principe” non è solo un romanzo per i fan del Piccolo Principe. Dadati afferma che le arti della narrazione e la letteratura amplificano la nostra esperienza del mondo.
Il libro offre la possibilità di attraversare un deserto, non solo geografico, ma anche interiore, un’esperienza che può arricchire la nostra vita e la nostra comprensione del mondo.
Un’analisi profonda e personale
Gabriele Dadati si è immerso profondamente nell’universo di Saint-Exupéry, offrendo un’analisi personale e ricca di dettagli inediti sulla genesi del Piccolo Principe. La sua interpretazione del personaggio del Principe come proiezione del lutto per la morte del fratello di Saint-Exupéry è un’ipotesi affascinante e originale, che aggiunge un nuovo livello di profondità alla lettura del capolavoro di Saint-Exupéry. L’approccio di Dadati non si limita a una semplice biografia, ma esplora le connessioni tra la vita, le opere e il contesto storico di Saint-Exupéry, offrendo un’interpretazione unica e coinvolgente.