La richiesta di Hamas
La fazione islamica Hamas ha sollecitato la comunità internazionale a intraprendere azioni immediate per porre fine all’occupazione israeliana della Cisgiordania, dopo che la Corte dell’Onu dell’Aja ha emesso un parere consultivo che definisce “illegale” tale occupazione. Il portavoce di Hamas ha espresso la sua richiesta su Telegram, sottolineando la necessità di tradurre le decisioni del tribunale in “passi seri sul campo”.
La sentenza della Corte dell’Onu
La Corte internazionale di giustizia dell’Aja, il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, ha emesso un parere consultivo che definisce l’occupazione israeliana della Cisgiordania, inclusi Gerusalemme Est e il Mar Morto, illegale. Il parere, richiesto dalla Palestina, non è vincolante, ma ha un forte peso morale e giuridico. La sentenza si basa sull’interpretazione del diritto internazionale e si concentra sulla violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali della popolazione palestinese.
Le reazioni alla sentenza
La sentenza ha suscitato reazioni contrastanti. Israele ha respinto la sentenza, definendola “assurda” e “priva di valore”, e ha ribadito la sua sovranità sulla Cisgiordania. La comunità internazionale, invece, ha accolto con favore la sentenza, con molti paesi che si sono detti pronti a collaborare per la risoluzione del conflitto israelo-palestinese. L’Unione Europea ha espresso la sua preoccupazione per la situazione in Cisgiordania e ha sollecitato Israele a rispettare il diritto internazionale.
Le sfide per la pace
La sentenza dell’Aja rappresenta un passo importante nel processo di pace israelo-palestinese, ma non risolve il conflitto. La strada verso la pace è ancora lunga e complessa, e richiede la volontà di entrambe le parti di negoziare in buona fede. La comunità internazionale ha un ruolo cruciale da svolgere nel facilitare il dialogo e nel garantire il rispetto del diritto internazionale.