Sequestri confermati e reato riqualificato
Il Tribunale del Riesame di Milano ha confermato i sequestri probatori a carico di Massimiliano Zuco, ex dirigente della Fondazione Milano Cortina 2026, e ha riqualificato uno dei reati contestati nell’inchiesta. La corruzione, inizialmente contestata, è stata riqualificata in “corruzione tra privati”. La decisione è stata presa in seguito all’esame delle testimonianze e delle intercettazioni che hanno evidenziato un quadro di clientelismo nelle assunzioni e di carenza di effettivo svolgimento del lavoro, in un contesto di deficit di bilancio in crescita.
Indagini in corso nonostante il decreto governativo
Il Tribunale ha sottolineato l’importanza di proseguire le indagini, nonostante il recente decreto governativo che ha ribadito la natura privata della Fondazione. I giudici hanno affermato che l’intervento legislativo non rende irrilevante il fatto dal punto di vista penale. Il sequestro è stato confermato per consentire ulteriori approfondimenti sulla base dei dispositivi sequestrati durante le perquisizioni del 21 maggio scorso.
Focus su clientelismo e carenza di lavoro
L’attenzione degli inquirenti si concentra sul clientelismo che avrebbe sovrainteso alle assunzioni in Fondazione e sulla carenza di effettivo svolgimento della prestazione lavorativa, anche in relazione al deficit di bilancio in aumento. Le indagini mirano a fare luce su questi aspetti e a determinare eventuali responsabilità.
La questione della natura giuridica della Fondazione
Il Tribunale del Riesame, in questa fase cautelare, non si è pronunciato sulla natura giuridica della Fondazione, se pubblica o privata. La questione è oggetto di controversia tra l’accusa, che sostiene la natura pubblica, e la difesa, che si allinea alla posizione del governo espressa nel decreto di giugno. La decisione definitiva su questo punto sarà presa in un momento successivo del processo.
Un’indagine necessaria
La decisione del Tribunale del Riesame di confermare i sequestri e di proseguire le indagini dimostra la necessità di fare luce sulla gestione della Fondazione Milano Cortina 2026. La presenza di un quadro di clientelismo e di carenza di lavoro, in un contesto di deficit di bilancio, giustifica l’approfondimento delle indagini, al di là della natura giuridica della Fondazione.