Un pomeriggio di scambi alla cieca
Piazza Affari e la Borsa di Londra hanno vissuto un pomeriggio insolito, con gli indici bloccati per quasi quattro ore, dalle 13 alle 17. Il black-out informatico, accusato dalla società Ftse Russel (gruppo London Stock Exchange), ha impedito la visualizzazione dell’andamento complessivo dei listini. Nonostante ciò, gli scambi sono proseguiti regolarmente, con i prezzi dei singoli titoli e i volumi di scambio visibili a tutti.
Il volume di scambi a Piazza Affari è rimasto in linea con una normale seduta, superando i 2,28 miliardi di euro. Gli operatori hanno potuto monitorare l’andamento generale dei listini grazie a fonti alternative, come gli ETF legati ai mercati di Milano e Londra. Questi fondi passivi replicano un paniere di Borsa, seguendo l’indice di riferimento con piccole differenze tecniche.
Nessun impatto sulle attività di pagamento e sulle banche
Il black-out non ha avuto conseguenze sulle attività di pagamento, né ha causato disagi alle banche. I titoli del settore bancario si sono mossi in modo indipendente, rispecchiando l’andamento del resto d’Europa. Nexi, il colosso dei pagamenti digitali, ha registrato un calo del 3,81%, in linea con il collocamento di una quota da parte di Unicredit (-0,36%).
Tra le banche, la Popolare Sondrio ha perso l’1,05%, Intesa Sanpaolo lo 0,61% e Mps lo 0,55%. Banco Bpm è rimasta invariata, mentre Bper ha registrato un lieve rialzo (+0,3%).
Se il black-out avesse interessato la rete, l’andamento dei titoli bancari sarebbe stato ben diverso.
Un’opportunità di riflessione
Questo evento ci ricorda l’importanza di un sistema finanziario robusto e resiliente. La dipendenza dai sistemi informatici è sempre maggiore, e la possibilità di black-out o attacchi informatici rappresenta una minaccia reale.
La reazione rapida e efficace del mercato, che ha saputo adattarsi alla situazione grazie a fonti alternative, è un segnale positivo. Tuttavia, è necessario investire in tecnologie di sicurezza informatica avanzate e in sistemi di backup affidabili per garantire la continuità operativa dei mercati finanziari.