Scontri violenti a Dacca
La polizia del Bangladesh ha aperto il fuoco contro i manifestanti nella capitale Dacca, ferendone almeno uno. L’incidente si è verificato durante una manifestazione nel quartiere residenziale di Rampura, dove migliaia di persone si sono radunate nonostante il coprifuoco imposto dal governo per cercare di contenere i crescenti disordini civili.
Un giornalista dell’Afp presente sul posto ha testimoniato gli spari della polizia, mentre le autorità hanno confermato che almeno una persona è rimasta ferita durante la manifestazione.
Le proteste si sono svolte in un clima di crescente tensione, con la polizia che ha cercato di disperdere i manifestanti con la forza.
Bilancio pesante per le forze dell’ordine
Il bilancio degli scontri di ieri è pesante per le forze dell’ordine. Almeno 300 agenti di polizia del Bangladesh sono rimasti feriti durante gli scontri con i manifestanti in varie località intorno alla capitale Dacca.
Il portavoce della polizia di Dacca, Faruk Hossain, ha riferito che almeno 150 agenti sono stati ricoverati in ospedale, mentre altri 150 hanno ricevuto cure al pronto soccorso.
Hossain ha aggiunto che le forze dell’ordine hanno combattuto contro “centinaia di migliaia” di manifestanti.
Annullamento dei viaggi della premier
La premier Sheikh Hasina ha annullato i suoi impegni all’estero a causa delle violenze che stanno sconvolgendo il paese.
Hasina avrebbe dovuto partire domani per un tour internazionale con tappe in Spagna e Brasile.
La decisione di annullare il viaggio sottolinea la gravità della situazione e la preoccupazione del governo per la crescente instabilità.
La crescente instabilità in Bangladesh
Gli scontri di questi giorni a Dacca rappresentano un’escalation della tensione sociale in Bangladesh. Le cause profonde di questi disordini sono complesse e vanno indagate con attenzione. È importante comprendere le ragioni delle proteste e cercare soluzioni pacifiche per risolvere le controversie.
La risposta della polizia, con l’uso di armi da fuoco, solleva preoccupazioni per la sicurezza dei cittadini e per il rispetto dei diritti umani.