Il Brasile, un esempio di integrazione e cittadinanza
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante un discorso al Centro brasiliano per le relazioni internazionali (Cebri) a Rio, ha elogiato il Brasile per la sua capacità di integrare i migranti e di creare una società inclusiva. Mattarella ha sottolineato come il Brasile abbia dimostrato di essere in grado di “rendere cittadini persone venute da tante parti del mondo, tutti brasiliani, autenticamente e orgogliosamente brasiliani”. Il Presidente ha evidenziato come il Brasile abbia saputo costruire una società che, pur riconoscendo le origini e gli antenati dei migranti, li ha accolti come cittadini a pieno titolo, senza negarne l’identità originaria.
Un confronto con l’Europa
Mattarella ha poi confrontato l’approccio brasiliano con quello di alcuni Paesi europei, che secondo lui tendono a difendere un’identità nazionale chiusa. “Qualche tempo fa un presidente di una Repubblica europea mi ha detto: ‘Noi stiamo difendendo la genuina identità autentica degli europei’. Io gli ho risposto: ‘Noi dall’epoca dell’impero romano abbiamo subito migrazioni e invasioni, lo stesso impero romano era frutto di comunanza fra etnie, di popolazioni e realtà differenti. Questo è avvenuto nel corso del tempo e dei secoli e il risultato finale non ci dispiace affatto'”.
Un messaggio di apertura e inclusione
Le parole di Mattarella sono un importante messaggio di apertura e inclusione, in un momento storico in cui l’Europa si trova a dover affrontare sfide complesse legate all’immigrazione. Il Presidente ha dimostrato di credere nel valore della diversità e nella capacità di costruire una società multiculturale e inclusiva, come il Brasile ha dimostrato di saper fare. Il suo discorso rappresenta un invito a riflettere sul modo in cui l’Europa può affrontare le sfide dell’immigrazione, aprendosi alla diversità e costruendo una società che accolga e integri i migranti, senza negarne la loro identità.