Un’esplorazione dell’umanità nell’era digitale
La 18a Biennale di Danza di Venezia, in programma dal 18 luglio al 3 agosto, si presenta come un’intensa riflessione sull’umanità in un’epoca dominata dalla tecnologia. Con il titolo “We Humans”, la rassegna si propone di indagare il ruolo dell’essere umano in un mondo sempre più connesso, dove la tecnologia ci permette di vedere e interagire con il mondo in tempo reale.
Il direttore artistico, Wayne McGregor, riconfermato per il biennio 2025/2026, ha spiegato la scelta del tema con queste parole: “In un momento storico come questo in cui la tecnologia ci permette di vedere quello che succede dall’altra parte del mondo in tempo reale e in modo dettagliato, dobbiamo chiederci, come mai prima, dove stia l’umanità e come possiamo accedervi in una più profonda connessione con il nostro corpo.”
Coreografie che intrecciano danza, tecnologia e intelligenza artificiale
La Biennale di Danza di Venezia si presenta come un palcoscenico per coreografie innovative che sperimentano l’interazione tra danza, tecnologia e intelligenza artificiale. La rassegna ospiterà oltre 80 appuntamenti, tra cui 21 prime, di cui 7 assolute e 2 europee, e un totale di 10 produzioni e coproduzioni della Biennale.
Tra le opere in programma, spicca la nuova creazione di Wayne McGregor, “We Humans Are Movement”, pensata per la Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido e realizzata in collaborazione con i danzatori del College e della Company Wayne McGregor. Questa prima mondiale si preannuncia come un’esperienza unica che esplorerà i confini tra corpo e tecnologia.
Un omaggio a Cristina Caprioli
La Biennale di Danza di Venezia renderà omaggio a Cristina Caprioli, danzatrice, coreografa, teorica sperimentale, accademica e curatrice, con il Leone d’oro alla carriera. La sua straordinaria carriera e il suo contributo alla danza contemporanea saranno celebrati durante il Festival.
Un programma ricco di appuntamenti
Il Festival si aprirà con l’opera “Sister or He Buried the body” di Trajal Harrell, destinatario del Leone d’argento. Il programma prevede un’ampia varietà di performance, tra cui prime assolute, europee e produzioni della Biennale. La rassegna si concluderà con la prima mondiale di “We Humans Are Movement” di Wayne McGregor.
Un’occasione di riflessione
La Biennale di Danza di Venezia, con il tema “We Humans”, offre un’importante occasione di riflessione sul ruolo dell’umanità in un mondo sempre più tecnologico. Le coreografie presentate, che intrecciano danza, tecnologia e intelligenza artificiale, invitano a interrogarsi sul significato dell’essere umano in un contesto in continua evoluzione. La Biennale si pone come un punto di incontro tra arte e tecnologia, un luogo di confronto e di scambio di idee.