Maschere obbligatorie per proteggere i corridori
Il Tour de France ha intensificato le misure di protezione per la salute dei corridori in risposta alla recrudescenza del Covid-19 che ha colpito diversi atleti negli ultimi giorni. L’organizzazione, Amaury Sport Organization (ASO), ha reso obbligatorio l’utilizzo della maschera per tutte le persone che entrano in contatto con i corridori e le squadre ciclistiche, sia prima che dopo le tappe. La decisione arriva dopo che diversi corridori, tra cui il britannico Tom Pidcock e lo spagnolo Juan Aysuo, compagno di squadra del leader della classifica generale Tadej Pogacar, si sono ritirati dalla corsa a causa della positività al Covid-19.
Pogacar e Thomas: situazioni diverse
Lo stesso Pogacar aveva rivelato di essere stato contagiato dal virus a metà giugno, prima dell’inizio del Tour. Geraint Thomas, vincitore del Tour nel 2018, continua la corsa nonostante abbia riportato “sintomi lievi” del Covid-19.
L’iniziativa di Evenepoel
Anche alcuni ciclisti hanno anticipato le misure di sicurezza, come Remco Evenepoel, terzo in classifica generale, che ha deciso di indossare la maschera da giorni. La sua decisione è stata motivata dal fatto che i giornalisti che si trovavano davanti a lui non indossavano la maschera.
Un’emergenza sanitaria in corso
La decisione di ASO di rafforzare le misure anti-Covid dimostra la consapevolezza dell’organizzazione riguardo alla persistente minaccia del virus. Nonostante la vaccinazione e le misure preventive adottate, il Covid-19 continua a rappresentare un rischio per la salute, soprattutto in eventi sportivi di grande portata come il Tour de France, dove la concentrazione di persone è elevata. La scelta di rendere obbligatoria la maschera per le persone a contatto con i corridori è una misura prudenziale che punta a ridurre il rischio di contagio tra gli atleti.