Otto feriti nella rivolta
Una rivolta si è verificata ieri sera nel carcere Ernesto Mari, provocando otto feriti tra i detenuti. Secondo le informazioni disponibili, due persone sono state ricoverate nel reparto di Medicina d’urgenza, mentre tre si trovano ancora in Pronto soccorso. Tre detenuti sono già stati dimessi, e fortunatamente nessuno è in pericolo di vita.
Oltre cento detenuti coinvolti
La rivolta ha visto la partecipazione di oltre cento detenuti, su un totale di 260 persone recluse all’interno della struttura carceraria. Il carcere Ernesto Mari ha una capienza massima di 150 persone, il che significa che la struttura è sovraffollata di oltre il 70%.
Proteste per le condizioni di vita
I detenuti hanno protestato contro le condizioni di vita all’interno del carcere, denunciando il sovraffollamento come causa di disagi e difficoltà. Secondo le testimonianze, alcuni detenuti avrebbero lamentato di dover dormire a terra su materassi infestati da cimici, una situazione resa ancora più pesante dall’ondata di calore che sta interessando la regione.
Sovraffollamento e condizioni carcerarie
La rivolta al carcere Ernesto Mari evidenzia un problema cronico del sistema carcerario italiano: il sovraffollamento. Le condizioni di vita in strutture sovraffollate, come quelle descritte dai detenuti, sono spesso disumane e possono contribuire all’aumento della tensione e della violenza all’interno delle carceri. E’ necessario investire in politiche carcerarie che tengano conto del rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone private della libertà.