Paralleli tra due episodi
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha condiviso con l’ANSA una riflessione sull’immagine di Donald Trump dopo l’attentato in Pennsylvania, affermando che gli ha immediatamente ricordato l’aggressione subita da Silvio Berlusconi a Milano nel 2009. La Russa, presente sul luogo dell’aggressione a Berlusconi, ha descritto di essere corso dietro all’aggressore senza riuscire a catturarlo.
Secondo La Russa, nonostante le diverse nature degli eventi – un lancio di una statuetta a Milano e uno sparo in Pennsylvania con una vittima – le immagini di entrambi i leader, con il volto insanguinato e il braccio alzato, gli hanno fatto tornare in mente l’episodio di Berlusconi. Ha osservato che Trump ha alzato il pugno, mentre Berlusconi ha alzato la mano aperta, ma ha sottolineato la somiglianza nella reazione dei due uomini, interpretata come un gesto di rassicurazione sulla loro incolumità e di volontà di continuare la lotta.
Campagne di odio e conseguenze
La Russa ha inoltre evidenziato una “similitudine” tra i due episodi in relazione alle campagne di odio subite da entrambi i leader. Secondo il presidente del Senato, le campagne di odio, a prescindere dal soggetto, producono effetti negativi.
Riflessioni sull’analisi di La Russa
L’analisi di La Russa, pur basandosi su un’osservazione visiva, solleva spunti di riflessione sulla percezione pubblica dei leader politici e sul modo in cui vengono rappresentati durante momenti di crisi. È interessante notare come il presidente del Senato abbia individuato un elemento comune nelle reazioni dei due leader, nonostante le diverse circostanze, e abbia collegato questo elemento a un contesto più ampio di campagne di odio.