Hamas accusa Israele e interrompe i negoziati
Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa AFP, un alto funzionario di Hamas, che ha preferito rimanere anonimo, ha dichiarato che il movimento ha deciso di interrompere i negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. La motivazione addotta è la “mancanza di serietà” da parte di Israele e i “massacri” perpetrati contro i civili disarmati.
Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, avrebbe informato i mediatori e gli attori regionali della decisione, sottolineando la mancanza di impegno da parte di Israele durante i colloqui.
La posizione di Israele
Dall’altra parte, Israele non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dai mediatori al Cairo riguardo all’interruzione dei negoziati annunciata da Hamas. Secondo quanto riportato da Ynet, Israele ritiene che i colloqui si fermeranno a breve termine, ma che la pressione militare su Hamas nella Striscia di Gaza porterà la fazione nuovamente al tavolo negoziale nel medio e lungo termine.
Un’escalation pericolosa?
La decisione di Hamas di interrompere i negoziati è un segnale preoccupante, che potrebbe portare a un’escalation del conflitto nella Striscia di Gaza. La mancanza di fiducia reciproca tra le due parti e l’assenza di un chiaro percorso verso una soluzione politica rischiano di alimentare un circolo vizioso di violenza. La comunità internazionale ha il dovere di esercitare pressioni su entrambe le parti affinché si rimettano al tavolo negoziale e si impegnano in un dialogo costruttivo per raggiungere una soluzione pacifica e duratura.