Biden telefona a Trump dopo la sparatoria
La Casa Bianca ha reso noto che il presidente americano Joe Biden ha telefonato a Donald Trump, rimasto ferito in una sparatoria durante un suo comizio. Biden ha avuto un colloquio telefonico anche con il governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro, e il sindaco di Butler, Bob Dandoy, dove si è verificato l’accaduto.
A seguito dell’evento, Biden è rientrato immediatamente alla Casa Bianca dalla sua residenza di Rehoboth Beach, in Delaware, e dovrebbe arrivare a Washington poco dopo la mezzanotte ora locale.
Condanna della vicepresidente Harris
La vicepresidente americana Kamala Harris ha rilasciato una nota in cui condanna l’accaduto, definendolo un “atto ripugnante” e sottolineando che la violenza non ha posto negli Stati Uniti.
“Violenze come questa non hanno posto nella nostra nazione. Dobbiamo tutti condannare questo atto ripugnante e fare la nostra parte per garantire che non porti ad ulteriore violenza”, si legge nella nota.
Harris ha inoltre espresso sollievo per le condizioni di Trump, affermando: “Io e mio marito Doug siamo sollevati dal fatto che Donald Trump non sia gravemente ferito. Preghiamo per lui, la sua famiglia e tutti coloro che sono rimasti feriti e colpiti da questa sparatoria insensata. Siamo grati ai servizi segreti degli Stati Uniti, ai primi soccorritori e alle autorità locali per la loro azione immediata”.
Un evento sconvolgente
La notizia della sparatoria durante un comizio politico è un evento sconvolgente che suscita preoccupazione per la sicurezza pubblica e per il clima politico negli Stati Uniti. È importante ricordare che la violenza non è mai la risposta e che la politica dovrebbe essere un terreno di confronto e di dibattito, non di aggressione. La telefonata di Biden a Trump, nonostante le loro divergenze politiche, dimostra un senso di unità e di condanna verso la violenza, un messaggio che dovrebbe essere condiviso da tutti.