La Principessa di Lampedusa: una nobildonna di fronte alle macerie
Il romanzo di Ruggero Cappuccio, La Principessa di Lampedusa, ci porta nel 1943, a Palermo, città martoriata dai bombardamenti della guerra. La protagonista, Beatrice Mestrogiovanni Tasca Filangeri di Cutò, principessa di Lampedusa, torna dal suo rifugio di guerra a capo d’Orlando per affrontare le macerie della sua città e del suo palazzo, semicrollato con buchi nel tetto.
Nonostante le rovine, che rappresentano la perdita materiale e simbolica della sua classe sociale, Beatrice vede nel suo palazzo il luogo dei suoi ricordi e della sua vita, e lo considera il punto di partenza per una rinascita, soprattutto per il suo amato figlio Giuseppe Tomasi, futuro autore de Il Gattopardo.
Una figura di donna forte e indipendente
Cappuccio, drammaturgo e romanziere, torna a raccontare il Sud, la sua grandezza e la sua decadenza, questa volta con la Sicilia come sfondo. La principessa Beatrice emerge come una figura affascinante e complessa, una donna di nobiltà d’animo, indipendente e vitale, che supera le paure e le meschinità del momento.
La sua forza d’animo la pone al di sopra dell’altisonante aristocrazia borbonica siciliana che sembra quasi soccombere alle bombe, mentre nasce una Sicilia nuova, popolare e femminile. Beatrice, ispirata dal detto siciliano “chi vive per l’oggi non muore mai”, comprende la necessità di voltare pagina e di accettare i cambiamenti, consapevole che la guerra segnerà un prima e un dopo.
Un legame speciale con Eugenia e la ricerca di emancipazione
La storia si arricchisce dell’incontro tra la principessa e la giovane Eugenia, una ragazza di famiglia borghese che sogna di studiare fisica ma è ostacolata da un padre che la vuole sposare per interessi e legami con la mafia. Beatrice diventa per Eugenia una madre e un’amica, la sua erede d’elezione, e la guida verso l’emancipazione e l’indipendenza, incoraggiandola a scoprire la sua vera identità.
Il romanzo alterna momenti intimi a pagine teatrali e eventi simbolici, come il prezioso gioiello di famiglia e il gran ballo in maschera che Beatrice organizza nel suo palazzo diroccato per la nobiltà palermitana.
Un ritratto di nobiltà e rinascita
‘La Principessa di Lampedusa’ è un romanzo che esplora il tema della nobiltà non solo in senso sociale, ma anche in senso morale e personale. Attraverso la figura di Beatrice, Cappuccio ci mostra come la vera nobiltà risieda nella capacità di affrontare le avversità con dignità, di accettare i cambiamenti e di guardare al futuro con speranza. Il romanzo ci offre un ritratto affascinante di una donna che, nonostante la perdita e la devastazione, trova la forza di rialzarsi e di costruire un nuovo futuro.