Jacobs si gestisce a Rieti in vista di Parigi: 10.17 nei 100 metri

Jacobs in batteria a Rieti

A tre settimane dai Giochi Olimpici di Parigi, Marcell Jacobs ha preso parte ad una batteria dei 100 metri allo stadio Guidobaldi di Rieti, senza spingere al massimo. L’azzurro ha concluso la gara in 10.17, superando nel finale il canadese Jerome Blake, che ha chiuso in 10.23. Jacobs ha corso affiancato a Blake per l’intera gara, mostrando una buona forma fisica senza però forzare il ritmo.
Nell’altra serie, invece, il vento ha favorito il cinese Xie Zhenye, bronzo olimpico con la staffetta a Tokyo, che ha corso in 10.05. L’altro canadese, Andre de Grasse, campione olimpico dei 200 metri e bronzo dei 100 metri, ha chiuso la gara in 10.13.

Simulazione olimpica a Rieti

Domani, domenica, si svolgerà la seconda giornata della ‘simulazione’ olimpica a Rieti, con Jacobs che tornerà in pista alle 18.20 per la semifinale e alle 19.55 per la finale. Questa scansione temporale è molto simile a quella prevista per le gare olimpiche di Parigi, dove la semifinale dei 100 metri si correrà alle 20:00 di domenica 4 agosto e la finale alle 21:55.

Ritorno in pista per Jacobs

Per Jacobs, che ha scelto Rieti come base negli ultimi mesi estivi, questa è stata la nona uscita stagionale sui 100 metri. L’ultima gara risale al 18 giugno a Turku, dove ha realizzato il suo stagionale con un tempo di 9.92.
Lo storico stadio di Rieti, che ha ospitato otto record del mondo, ha accolto il gruppo di coach Rana Reider, che ha ricevuto un riconoscimento dal sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, e dall’assessore allo Sport Chiara Mestichelli per aver scelto la città sabina in preparazione dei Giochi di Parigi.

Una prova utile per Jacobs

La gara di Rieti si è rivelata un’utile sessione di allenamento per Jacobs, permettendogli di testare la sua forma fisica a poche settimane dai Giochi Olimpici. La scelta di non spingere al massimo suggerisce una strategia di gestione della forma fisica in vista di Parigi, con l’obiettivo di arrivare al picco di condizione proprio durante la competizione olimpica.