Lo smaltimento della cenere richiederà dieci settimane
Secondo quanto dichiarato dal sindaco di Catania, Enrico Trantino, in un post su Facebook, le ditte incaricate della raccolta della cenere vulcanica caduta sulla città a seguito dell’eruzione dell’Etna del 4 luglio scorso hanno stimato in dieci settimane i tempi di smaltimento delle circa 17 mila tonnellate di materiale.Il piano di intervento è stato definito dopo diverse riunioni tra le ditte e le autorità cittadine, ma il sindaco ha espresso la sua preoccupazione per la mancanza di un metodo più efficiente per affrontare un evento ciclico come la caduta di cenere vulcanica.
Critiche al piano di raccolta rifiuti
Trantino ha anche criticato il piano di raccolta rifiuti, definendolo “snervante” e chiedendo una revisione. Secondo il sindaco, il piano ha portato alla formazione di “enormi cumuli di spazzatura”, non solo a causa del mancato rispetto del ciclo di conferimento da parte di alcuni cittadini, ma anche a causa di un contratto che non avrebbe previsto specifiche modalità e tempi per la raccolta della cenere.Il sindaco ha sottolineato come la questione della cenere dipenda dalle scelte aziendali, dato che il contratto non avrebbe stabilito tempi e modalità precise per lo smaltimento.
La gestione delle emergenze vulcaniche
L’episodio della cenere vulcanica a Catania evidenzia la necessità di piani di intervento più efficaci e tempestivi per gestire le conseguenze delle eruzioni vulcaniche, eventi che, come nel caso dell’Etna, sono ciclici e prevedibili. La mancanza di un piano dettagliato per la raccolta e lo smaltimento della cenere ha portato a tempi di intervento lunghi e a critiche da parte del sindaco, che ha sottolineato la necessità di assumersi le responsabilità per la gestione di un’emergenza che ha impattato sulla vita quotidiana dei cittadini.