La minaccia russa in risposta ai missili americani
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Tass, il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha dichiarato che la Russia risponderà con fermezza al possibile schieramento di missili americani a raggio intermedio in Europa. Le sue parole sono state pronunciate durante un’intervista alla televisione di Stato russa.
Ryabkov ha sottolineato che “nessuno in Occidente dovrebbe avere dubbi sulla determinazione” della Russia ad agire in risposta a questa potenziale minaccia. Non ha fornito dettagli specifici sulle possibili misure che la Russia potrebbe adottare, ma la sua dichiarazione è stata interpretata come un avvertimento diretto agli Stati Uniti.
Il contesto della tensione
La dichiarazione di Ryabkov arriva in un contesto di crescenti tensioni tra Russia e Occidente, in particolare dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022. La questione dei missili a raggio intermedio è un punto di frizione tra le due potenze da diversi anni, a partire dal ritiro degli Stati Uniti dal trattato INF nel 2019.
Il trattato INF, firmato nel 1987, vietava a Russia e Stati Uniti lo schieramento di missili a raggio intermedio con un raggio d’azione compreso tra 500 e 5.500 chilometri. La sua abrogazione ha aperto la strada a una nuova corsa agli armamenti, con entrambe le potenze che hanno iniziato a sviluppare nuovi sistemi missilistici.
Un’escalation potenziale?
Le parole di Ryabkov, pur non specificando azioni concrete, rappresentano un chiaro segnale di allarme. La Russia sembra intenzionata a rispondere con fermezza a qualsiasi mossa degli Stati Uniti in materia di missili a raggio intermedio, il che potrebbe portare a una nuova escalation delle tensioni tra le due potenze. È fondamentale che entrambe le parti si adoperino per evitare una corsa agli armamenti e promuovere il dialogo per la riduzione delle armi nucleari, in un contesto internazionale già fragile.